Al centro del meeting il ruolo dello Stato per la crescita e lo sviluppo economico. Ad introdurre i lavori della prima giornata congressuale il presidente dell'Iipf, Michael Peter Devereux
Oltre 400 partecipanti provenienti da tutto il mondo, più di 300 studi scientifici sulle nuove frontiere della finanza pubblica tesi a sviluppare un’attenta e puntuale disamina su problemi, ipotesi, soluzioni, modelli e caratteristiche della crescita economica.
Ha preso il via, stamane, la prima giornata del 69° convegno dell’Istituto Internazionale di Finanza Pubblica (Iipf) in programma a Taormina fino al 25 agosto, che vede coinvolte le Università di Catania, Messina e Reggio Calabria che si sono occupate dell’organizzazione dell’importante confronto.
Al centro del meeting il ruolo dello Stato per la crescita e lo sviluppo economico. Ad introdurre i lavori della prima giornata congressuale il presidente dell’Iipf, Michael Peter Devereux, che ha sottolineato l’altissima qualità professionale degli studiosi giunti nella Perla della Jonio, elogiando la capacità organizzativa nello strutturare le tredici sessioni parallele di approfondimento, una sorta di laboratori di pensiero e confronto su tematiche collaterali alla finanza pubblica.
Dopo i saluti del sindaco di Taormina, Eligio Giardina, il rettore dell’Ateneo di Messina, professor Pietro Navarra, in qualità di componente del comitato organizzativo del convegno, ha posto l’accento sull’estrema attualità delle tematiche scelte grazie anche alla collaborazione scientifica del professor Jorge Martinez-Vazquez, presidente del comitato scientifico.
