Cittadella, Ispettorato del Lavoro sanziona UniMe e Cus

Cittadella, Ispettorato del Lavoro sanziona UniMe e Cus

Alessandra Serio

Cittadella, Ispettorato del Lavoro sanziona UniMe e Cus

venerdì 23 Maggio 2014 - 22:37

Cartellino rosso dell'Ufficio del lavoro sulla gestione del personale nella struttura universitaria sportiva dell'Annunziata. Intanto la Procura indaga su tracollo del Cus e rapporti con i vertici nazionali, convenzioni con l'Ateneo e affidamenti a UniMe Sport.

Un verbale dell'Ispettorato del lavoro torna a smuovere le acque alla Cittadella Sportiva universitaria. Una decina di giorni fa l'Ispettorato ha notificato ai vertici del Cus Messina e dell'Ateneo il verbale che chiude l'ispezione avviata parecchi mesi addietro e che sancisce una serie di irregolarità nella gestione della struttura dell'Annunziata, in particolare nell'impiego del personale.

"L’Ateneo ha ricevuto esclusivamente un’informativa da parte dell’Ispettorato del Lavoro riguardante il procedimento relativo alla gestione dei lavoratori del CUS Messina. Nel documento si specifica che l’Università di Messina è obbligata in solido esclusivamente nelle violazioni in materia contributiva e assicurativa delle quali l’Asd CUS Messina si sarebbe resa responsabile", spiegano dall'Ateneo, aggiungendo: "Si tratta di una prospettazione di parte dei fatti, contenuta in un atto impugnabile e per nulla definitivo, non essendo ancora decorsi i termini per il ricorso".

Il "bubbone" Cittadella non è nuovo, e non è nuovo l'intervento della Procura di Messina, che sequestró i primi atti alla fine del 2012, sulla scia della protesta dei dipendenti, alle prese con mesi di arretrato e con la liquidazione del Cus Messina. L'indagine passó presto al procuratore aggiunto Antonio Carchietti che come unico atto visibile ha notificato una proroga delle indagini all'ex Rettore Franco Tomasello, il direttore di UniMe Sport Carmelo Trommino e il commissario del Cus Sergio Cama.

Della cittadella si occupano anche i consulenti già utilizzati dalla Procura nell'inchiesta sulla Formazione e sui conti di Messinambiente.

L'indagine mira a capire se ci sono responsabilità penali, e in capo a chi, nel tracollo del Cus Messina e nei rapporti tra questo e il Cus nazionale, e nelle conseguenze dovute alla sovrapposizione di competente tra Cus, Unime Sport e Università.

Conseguenze pesate prima di tutto sui dipendenti, prima per mesi senza stipendio, poi "scavalcati", almeno secondo le loro denunce, da personale senza i requisiti e utilizzato per compiti diversi da quelli a cui erano destinati.

E tra i tre enti interessati, Ateneo, UniMe Sport e Cus, non sono mancate le tensioni, nei momenti salienti. Come quando a cavallo tra il 2012 e il 2013 sono state rinnovate le convenzioni per la gestione della struttura. La magistratura vuole anche capire perché malgrado fosse "in liquidazione", l'Ateneo ha continuato ad "accollarsi" i costi del Cus. (Al.Ser.)

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