Nessun passo indietro: il candidato del Pdl è Aricò. Il presidente del collegio andrà al Pd (Donato), l’altro componente all’Udc (Maesano). Ma il vero nodo è la delibera di revoca: tante le incognite, a partire dalla corrente Germanà. Si lavora alle dimissioni dei revisori attuali
Si prevede una lunga nottata per martedì prossimo in consiglio comunale. Ufficializzata la prossima convocazione da parte del presidente Pippo Previti, sarà allora che la maggioranza verificherà il proprio stato di salute sulla questione più delicata, quella dei revisori dei conti. Che è propedeutica ad un altro passaggio fondamentale, il bilancio previsionale 2009, da incardinare all’ordine del giorno entro e non oltre il 31 maggio, pena il commissariamento e, in ultima analisi, il rischio scioglimento.
Per evitare un secondo tonfo, dopo quello del marzo scorso, il sindaco Giuseppe Buzzanca prova a giocare d’anticipo, e ha deciso oggi di incontrare i capigruppo della maggioranza. Un confronto serrato, dove sono emerse le conflittualità ancora esistenti. La corrente Germanà, ad esempio, che oggi conta su due consiglieri, Burrascano e Spicuzza, difficilmente appoggerà l’amministrazione. Così come è notoria, ormai, la posizione dell’area Briguglio, con Pergolizzi, Canfora e Trischitta che nemmeno hanno preso parte alla riunione di stamani. Udc e Mpa sembrano allineati, ma non è detto che il comportamento in aula sarà unanime.
Buzzanca ha dettato la linea e ha deciso di non fare passi indietro: il candidato revisore del Pdl era e rimane Roberto Aricò, uomo di fiducia tanto del sindaco quanto dell’assessore al Bilancio Miloro, proprio colui che con il suo ricorso al Tar ha creato questa “vacatio” (la sospensiva del giudice è stata notificata al Comune proprio ieri). Con buona pace di chi sperava in una decisione di buon senso, che magari dirottasse Aricò verso altri lidi (vedi i revisori dell’Ato3). Ma non sarà lui il presidente del collegio, che probabilmente andrà all’opposizione: il Pd dovrebbe confermare il nome di Domenico Donato. L’altro componente spetta all’Udc, che anche in questo caso non dovrebbe cambiare indicazione, ribadendo la candidatura di Domenico Maesano.
Il punto è che il centrodestra sarà costretto alla conta per arrivare martedì in aula ed evitare nuove imboscate, soprattutto sulla delibera di revoca dei revisori attuali. Delibera sulla quale è tutt’altro che scontato l’esito del voto finale. Ecco perché anche in questo caso si cerca di lavorare d’anticipo, chiedendo sia a Donato, che verrebbe rieletto, che a Francesco La Rosa, revisore indicato a suo tempo da Cantello dell’Mpa, ormai del tutto allineato ai dettami dell’amministrazione, di dimettersi dall’attuale incarico. A quel punto verrebbe aggirata la eventuale ritrosia di Arturo Faraone, uomo di Trischitta, in quanto con due dimissioni su tre componenti il collegio cadrebbe automaticamente. I partiti sono in fermento, martedì ci sarà, è proprio il caso di dirlo, la vera resa dei conti.
