L’Orsa fa il punto della situazione, cooperativa per cooperativa. «Lo stato di tensione tra i lavoratori cresce»
Continua la vertenza che vede coinvolto un “triangolo” i cui vertici sono l’Ato3, le cooperative sociali e l’Orsa. I lavoratori assunti per 20 ore settimanali per soli 480 euro mensili continuano a rivendicare la puntualità nei pagamenti dei loro pur irrisori salari. Ma l’Ato3 risponde: a pagare devono essere le cooperative. Ed ecco, allora, che l’Orsa fa un punto della situazione sull’andamento dei pagamenti cooperativa per cooperativa.
Si parte da Mediazione Sociale: secondo il sindacato ha saldato la mensilità di giugno ed emesso un acconto relativo al mese di luglio. Punto. Progetto Sociale, invece, ha saldato la mensilità di giugno, ma restano irrisolte le mensilità di luglio e agosto. Ancora più indietro Orizzonte 94, che ha emesso solo acconti indefiniti senza saldare alcuna mensilità completa. Stesso discorso per La Linfa: ha emesso solo un acconto sulla mensilità di giugno (circa 300 euro). Nuovo Progetto Ambiente ha saldato le mensilità di giugno e luglio, alcuni lavoratori hanno ricevuto anche le spettanze di agosto, per altri resta irrisolta la mensilità di agosto. Infine Omnia Servizi ha saldato le mensilità di giugno e luglio mentre resta irrisolta la mensilità di agosto.
«Tenuto conto dell’esiguità delle somme in questione – si legge in una nota dell’Orsa – e del conclamato stato di indigenza di quasi tutti i lavoratori, alcuni dei quali appartenenti alle categorie degli svantaggiati, l’indecoroso rimbalzo di responsabilità relativo al mancato riconoscimento delle spettanze economiche ha elevato oltremodo lo stato di tensione dei lavoratori che potrebbe sconfinare in problemi per l’ordine pubblico non controllabili con le normali dinamiche sindacali».
«Non è più tollerabile centellinare i diritti ad una categoria di lavoratori che in pochissimo tempo, attraverso serio impegno e riconosciuta professionalità, ha ridonato decoro al verde pubblico della città. Non è compito della scrivente attribuire responsabilità ad alcuno per l’increscioso evento appena esposto ma rientra totalmente nel nostro ruolo tutelare i diritti dei lavoratori che allo stato dell’arte sono privati del diritto fondamentale rappresentato dal salario, pertanto, siamo costretti ad annunciarvi prossime azioni legali nei confronti delle naturali controparti rappresentate dalle Società Cooperative in indirizzo ed incisive azioni di protesta per la totale assenza degli Istituti competenti».
s.c.
