Nel corso del convegno organizzato al Teatro Vittorio Emanuele, attraverso un gioco interattivo, verrà testata la conoscenza dei ragazzi sull'argomento. A seguire gli interventi di rappresentanti di Protezione Civile e Vigili del Fuoco, e istituzioni
Studenti più consapevoli in tema prevenzione quella necessaria. Questo lo spirito dell’ iniziativa promossa dall’associazione “Cittadinanza Attiva”, e coordinata dalla professoressa Rosa Maria Palermo Di Stefano, in programma domani al Teatro Vittorio Emanuele. Protagonisti i ragazzi di diversi istituti scolastici cittadini (impegnati oggi nel corteo contro la bocciatura dell’emendamento per le zone alluvionate di Messina ndr), la cui conoscenza sul tema verrà testata con un gioco interattivo condotto dalla dottoressa Arianna Alesini.
Subito dopo il dott. Andrea Duro, del Dipartimento Protezione Civile, intratterrà l’uditorio su “La cultura della prevenzione ed il ruolo della Protezione Civile”, l’ing. Antonio Rizzo, esperto del Sindaco per le attività di Protezione Civile, parlerà di -Sicurezza nelle Scuole e Piani di Protezione Civile-. A seguire interverrà l’ing. Manlio Marino, Coordinatore di GLISMe (Isolamento ed altre strategie antisismiche) per aggiornare l’uditorio sulle -Moderne tecnologie antisismiche-. Seguiranno gli interventi delle altre Istituzioni presenti (Provveditorato, Regione, Provincia, Prefettura, VV.FF., ecc.) e di associazioni ed organismi che si occupano di protezione civile e di gestione delle emergenze.
E sempre rimanendo in tema di prevenzione, ma concentrando l’attenzione sugli interventi condotti dall’amministrazione comunale per mettere in sicurezza gli edifici scolastici, si preannuncia “caldo” l’incontro convocato per domani dal rappresentante del comitato “Non Violento” Renato Accoranti intenzionato a denunciare gli sperperi di Palazzo Zanca nell’attività di ristrutturazione della scuola ‘Enzo Dago’: “Attraverso dati, video e fotografie – spiega – verrà illustrato come l’Amministrazione Comunale abbia speso una montagna di soldi per avere una scuola non a norma e senza i servizi essenziali”.
