A sorpresa i sindacati autonomi del personale della Caronte &Tourist hanno incrociato le braccia. Quello che è scattato alle 3 di stamattina è forse il primo sciopero dagli anni 80, nella storia della società di navigazione. Inevitabili i disagi nello Stretto. Navi bloccate agli approdi della rada San Francesco e Tremestieri e code di fila agli imbarchi di Rfi.
Si tratta di un’astensione dal lavoro proclamata per 24 ore da una sigla autonoma. Lo sciopero, messo in atto nonostante la diffida da parte della Prefettura, è considerato illegittimo dalla commissione di garanzia sugli scioperi nel servizio pubblico, perché dichiarato fuori dalle normative previste dalla legge. Alla base della protesta, il mancato rinnovo del contratto integrativo scaduto nel gennaio scorso, le cui trattative sono state interrotte.
Ieri Cgil, Cisl e Uil, hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto uno sciopero di 8 ore per il prossimo 26 ottobre. I sindacati non hanno gradito l’atteggiamento della società privata di navigazione che dopo -i buoni propostiti manifestati in sede prefettizia, ha continuato ostinatamente a mantenere intatta l’impostazione iniziale ed a vanificare, attraverso insufficienti proposte economiche ed opponendo un netto rifiuto alle richieste sindacali, qualsiasi utile ipotesi di soluzione per il rinnovo del contratto aziendale-.
