Sedici anni, contro i 18 della sentenza di primo grado, emessa dal Gup dei Minori del dicembre scorso. E’ questa la sentenza della Corte d’assise d’appello per Umberto Rizzitano, il giovane (all’epoca dei fatti minorenne)che partecipò all’esecuzione di Paolo e Carmelo Giacalone, consumatosi a Largo Seggiola l’11 aprile di due anni fa.
Rizzitano era alla guida del cilcomotore che trasportava Francesco Comandè, l’uomo che con una pistola calibro 7,65 ha sparato prima a Paolo poi a Carmelo, testimone scomodo dell’esecuzione del fratello. Comandè, già condannato, avrebbe deciso l’eliminazione di Paolo, parente anche di Rizzitano, perché non era intervenuto in sua difesa presso un malavitoso di Giostra, dopo una lite di cui Comandè era stato protagonista, all’interno di una sala bingo.
