Il deputato Antonio De Luca interviene dopo la trasmissione. "Non è accettabile che l’assessorato regionale non abbia collaborato in modo adeguato, negando l’accesso ai dati"
A Report il caso delle due cardiochirurgie pediatriche in Sicilia. Un’inchiesta di Claudia Di Pasquale andata in onda su Rai 3 e destinata a fare discutere. Sul Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina interviene Antonio De Luca, capogruppo all’Ars del MoVimento Cinquestelle: “Le inchieste di Report sollevano dubbi che vanno chiariti, ma il Ccpm non va messo in discussione. Occorre garantire trasparenza e piena accessibilità ai dati. Seguo le vicende della cardiochirurgia pediatrica da anni, con attenzione costante e spirito di responsabilità – dichiara l’esponente del M5S – e, proprio per questo, non possono essere ignorati gli interrogativi sollevati dal servizio di Report, che meritano di essere approfonditi con serietà, rigore e obiettività da parte delle istituzioni competenti”.
Secondo il deputato pentastellato, “non è accettabile che l’assessorato regionale alla Salute non abbia mostrato un adeguato spirito di collaborazione, negando l’accesso a dati e documenti richiesti dai giornalisti. La trasparenza non è una concessione – sottolinea il deputato messinese – ma un dovere. E lo è ancora di più quando si parla di sanità pubblica e della salute dei bambini”.
“Preoccupa la mancata coincidenza dei dati sulla mortalità connessa all’utilizzo della procedura Ecm”
“Particolare preoccupazione desta inoltre la mancata coincidenza dei dati sulla mortalità connessa all’utilizzo della procedura Ecmo, ossia l’ossigenazione extracorporea a membrana, in possesso dei vari enti pubblici. Non è accettabile – afferma il capogruppo M5S – che questi dati divergano in maniera clamorosa a seconda dell’ente a cui li chiedi. Asp di Messina, assessorato regionale, Agenas e ministero della Salute dovrebbero possedere il medesimo dato, non è accettabile che su informazioni così sensibili ci siano discrepanze”.
De Luca ribadisce “il ruolo centrale che riveste il Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che è una vera e propria eccellenza sanitaria da tutelare e salvaguardare, ma è corretto fare chiarezza a tutela dei bambini e delle famiglie che si rivolgono e credono fermamente nella qualità di questo centro. Continuerò questo lavoro con determinazione, perché la salute dei bambini viene prima di tutto”.

Si può solo concordare.
L atteggiamento dell assessore è stato evasivo se non indisponente.
In effetti si pensava che Report appoggiasse la preferenza del centro di Taormina su quello Palermo… ma alla fine si è dimostrata come una triste comparazione dalla quale nessuna delle 2 strutture ne esce bene… anzi più ombre che luci… da far riflettere e con un retrogusto molto amaro
C’è poco da far chiarezza.i numeri sono a favore di Taormina che è nato prima del centro di Palermo. È l’ennesimo furto che Palermo vuole perpetrare nei confronti di Messina e non solo.
Assessore alla sanità molto evasiva. Il servizio sul centro cardiologico di Taormina fuorviante e non centrato. Non è un problema di gara tra struttore private, ma la necessità di offrire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie cure d’eccellenza continue.
Tutto chiaro, tranne la Politica – Mi chiedo il reparto di Emodinamica Cardiochirurgia del Papardo (TAVI) fermo da oltre un anno … quando riapre.