Scoppia il caso delle impalcature per i concerti a ridosso dell'opera del Montorsoli. A sollevarlo Maurizio Rella, presidente di "Bene Comune"
MESSINA – “In considerazione dello stato di degrado, ho più volte denunciato la mancanza di attenzione e valorizzazione della fontana di Orione del Montorsoli. anche con opportuni interventi di restauro e di cura costante e rispetto, da tempo negato “.
Quel palco troppo vicino
Esordisce così l’ex consigliere comunale Maurizio Rella, presidente dell’associazione “Bene Comune” e ora in “Controcorrente” di Ismaele La Vardera, per spiegare perché ha presentato un esposto ai Carabinieri in merito “alla recente installazione, da parte dell’amministrazione comunale, di un palco di grandi dimensioni collocato per lo svolgimento di eventi musicali per le festività natalizie, sostanzialmente attaccato al capolavoro del Montorsoli, una delle opere più belle d’Europa.”
La battaglia di Messina Bene Comune
Rella ha chiesto all’Arma e alla magistratura l’accertamento di eventuali responsabilità per i danni che potrebbe subire la scultura marmorea, con i suoi delicati equilibri a causa delle potenti emissioni sonore e le vibrazioni emesse durante i concerti a pochi metri dalla celebre fontana.
“Più volte ho sollecitato l’amministrazione a trovare un’altra localizzazione del palco a una adeguata distanza dall’opera, senza alcun esito. A questo punto rimarco l’attenzione sul fatto che più volte mi è stato riferito da alcuni assessori che la recinzione di cantiere, per anni lasciata attorno alla fontana senza alcun motivo (mi sono battuto per mesi per la sua rimozione) ora viene collocata ad ogni evento per prevenire, a loro dire, atti vandalici. Ciò sarebbe richiesto dalla Soprindendenza ai Beni Culturali di Messina, una prescrizione inutile quanto sgradevole alla vista in una fontana che di per se risulta già provvista di una sua recinzione metallica, seppur posticcia e discutibile, (uno dei pochi casi nel mondo)”.
