Milazzo. Il sindaco Pino relaziona in aula sulla Variante al Prg

Milazzo. Il sindaco Pino relaziona in aula sulla Variante al Prg

Milazzo. Il sindaco Pino relaziona in aula sulla Variante al Prg

martedì 12 Ottobre 2010 - 21:17

Una relazione perfettamente dettagliata e tecnica

“La variante al Prg non sarebbe mai potuta approdare in Consiglio comunale per l’esame e l’approvazione perché incompleta”.

Lo ha detto lunedì sera il sindaco Carmelo Pino, leggendo in aula una lunga relazione prodotta dal dirigente del dipartimento Politica del Territorio, arch. Natalia Famà, corredata da ben 46 allegati.

Il sindaco, che aveva espressamente richiesto la seduta per fare definitivamente chiarezza sulla questione della variante urbanistica, ha evidenziato che “nella numerosa cartografia che costituisce una variante generale al Prg, esistono agli atti del Comune solo due files: uno relativo alla Carta dei vincoli e uno relativo alla zonizzazione peraltro non definitiva, come attestato dai due tecnici incaricati dalla precedente Amministrazione per la trasposizione su cartografia georeferenziata”.

“Dalla relazione emerge – ha detto ancora Pino – che non è stato aggiornato lo studio agricolo-forestale e che non risulta conferito alcun incarico per l’operazione di aggiornamento di quello già esistente al Comune che risale alla fine degli anni ’90”.

Non risulta nemmeno perfezionato alcun incarico per la redazione di Valutazione di incidenza ambientale (VIA), necessaria in quanto sul territorio comunale insiste un sito di interesse comunitario (SIC).

Stesso discorso per la valutazione ambientale strategica (VAS), la quale anche se commissionata ad un tecnico esterno non risulta ancora nella totale disponibilità del Comune.

Il sindaco, proseguendo nel suo percorso di ricostruzione dello stato delle cose, ha parlato anche del Piano territoriale paesistico, al quale il Comune ha l’obbligo di conformarsi e di adeguare lo strumento urbanistico, solo dopo la sua approvazione.

“Al momento- afferma Pino- il Piano paesistico risulta solo adottato e la sua approvazione potrà avvenire solo dopo che sarà accertata la sua pubblicazione in tutti i Comuni (ben 67) interessati e saranno prodotti eventuali osservazioni che potranno modificare lo stesso. E’ dunque probabile che il Piano adottato subisca modifiche rese comunque esecutive solo con l’approvazione definitiva dello stesso”.

Con riferimento alla documentazione richiesta e oggetto di alcune comunicazioni tra il sindaco, la precedente Amministrazione e l’ex dirigente dell’ufficio tecnico, Pino ha rilevato che il dirigente Famà riferisce della “impossibilità di rinvenire anche altri atti che debbono accompagnare obbligatoriamente la variante al Prg quali la relazione generale, le norme tecniche di attuazione, cartografie sull’uso del suolo, delle strutture degli impianti esistenti al servizio dell’agricoltura, planimetrie con raggi di influenza per la determinazione della congruità dei servizi, elaborati relativi al recupero del patrimonio edilizio esistente, ma anche il piano di adeguamento e di sviluppo della rete commerciale basato sulla stessa variante ed il regolamento edilizio”.

“In pratica – ha detto il sindaco – mancava tutta una serie di elaborati che è fondamentale per giungere poi alla proposta di delibera da sottoporre al Consiglio comunale”. E al riguardo ha aggiunto che “da tutta una serie di dichiarazioni rese dai tecnici collaboratori dell’apposito gruppo Piano emerge chiaramente che la Variante non era quasi completata alla fine del gennaio 2010 per essere trasmessa al Consiglio comunale”.

Il sindaco poi sottolinea ancora che “dalla relazione resa dal dirigente arch. Famà emerge che alla data del suo insediamento nella dirigenza ad interim del 6° dipartimento (giugno 2010), nella sala gare non era presente alcun computer dedicato all’elaborazione della variante al Prg, come sostenuto dal precedente dirigente, ing. Francesco Clemente in una lettera dallo stesso inoltrata al Comune lo scorso 23 settembre. Tale circostanza è peraltro suffragata da dichiarazioni rese da funzionari comunali dello stesso 6° dipartimento. Delle uniche carte ritrovate nell’armadio della segreteria del 6° Dipartimento sono stati redatti due verbali dagli stessi dipendenti e da funzionario in servizio presso quella struttura”.

“Preciso altresì – ha aggiunto Pino – che dal poco materiale prodotto relativamente alla Variante generale al Prg non risulta alcune versione cartacea debitamente sottoscritta dai redattori o dai compilatori; adempimento questo obbligatorio nella pubblica Amministrazione per dare ufficialità e certezza agli elaborati che si producono”.

Nel completare la sua esposizione, particolarmente tecnica e dettagliata anche col supporto degli elaborati allegati, il sindaco ha tratto le sue conclusioni.

“Ritengo- conclude Pino- che questa sera si sia compreso chiaramente che la Variante al Prg è ben lontana dall’essere definita e occorrerà pertanto fare uno sforzo non indifferente per recuperare il tempo perduto”.

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