Benito Andronico, 71 anni avrebbe chiesto soldi e regali ad un commerciante fallito per non coinvolgere i familiari nel fallimento. Avrebbe ottenuto anche l'assunzione di due figli
L’accusa è pesante: concussione in concorsi. Un reato grave per un consulente della Procura, per un professionista più volte chiamato a lavorare per conto del Tribunale fallimentare. Dieci mesi d’indagini hanno portato oggi la Guardia di Finanza ad arrestare un commercialista di Milazzo, Benito Andronico, 71 anni. Il reato, secondo l’accusa, sarebbe stato commesso in concorso con i figli Loredana ed Alessandro, ora indagati nell’inchiesta coordinata dal sostituto della Procura di Barcellona, Francesco Massara. Andronico, nominato consulente tecnico contabile del giudice fallimentare del Tribunale di Barcellona, stava seguendo il fallimento di Gianluca Sgrò, già titolare di “Electronics”, un negozio di elettrodomestici di Milazzo. Nel 2005 sarebbero cominciate le strane richieste. Il commercialista ha iniziato chiedendo a Sgrò 40.000 euro. Se non avesse aderito alla richieste avrebbe fatto in modo di coinvolgere nel fallimento anche la moglie, a sua volta proprietaria di un negozio, ed i figli. Dopo i soldi le richieste sono cambiate: elettrodomestici, telefoni cellulari e un televisore al plasma. Il tutto per un valore di circa 10.000 euro. Poi l’ennesima e più incredibile richiesta. Andronico chiese l’assunzione dei due figli: Loredana come commercialista nel negozio di elettrodomestici della moglie ed Alessandro niente meno che come avvocato dello stesso commerciante. Compito incompatibile visto che il padre di Alessandro Andronico era lo stesso curatore fallimentare di Sgrò. Ma si trovò il modo di ovviare all’impedimento. Fu, infatti, nominato come copertura un avvocato di Milazzo anche lui ora al centro delle indagini della Finanza. Il sostituto procuratore Massara aveva chiesto l’arresto anche per i due figli di Benito Andronico. Richiesta rigettata dal gip del Tribunale di Barcellona, Antonino Zappalà. Per Loredana Andronico, secondo il giudice, non sussisterebbero i gravi indizi di colpevolezza. E la ragazza, per quanto assunta dalla moglie di Sgrò, non sospettava nulla del comportamento del padre. Per quanto riguarda il figlio Alessandro, invece, sussisterebbero i gravi indizi di colpevolezza ma non vi sarebbero esigenze cautelari. Benito Andronico per via dell’età ha ottenuto gli arresti domiciliari. In quanto al coinvolgimento nell’inchiesta di magistrati il gip Zappalà ha escluso questa eventualità. In alcune conversazioni che Sgrò registrava di sua iniziativa Andronico faceva capire che questi soldi e questi regali dovevano essere spartiti con altre persone. Ma l’inchiesta ha concluso che Andronico semplicemente millantava ed alle sue spalle non ci sarebbe stato proprio nessuno.
