Per il risanamento non c’è più un euro. Corona: «La Regione ripristini il capitolo di spesa»

Per il risanamento non c’è più un euro. Corona: «La Regione ripristini il capitolo di spesa»

Per il risanamento non c’è più un euro. Corona: «La Regione ripristini il capitolo di spesa»

venerdì 25 Febbraio 2011 - 16:36

Il deputato regionale (e co-coordinatore provinciale) del Pdl: «Tutto rischia di fermarsi»

L’allarme lo aveva già lanciato il deputato regionale del Pdl Nino Beninati. Oggi a ribadirlo, con un’interrogazione presentata al presidente della Regione e agli assessori all’Economia e alle Infrastrutture, è il collega all’Ars Roberto Corona, che del Pdl è anche co-coordinatore provinciale insieme al sindaco Giuseppe Buzzanca: «Dal bilancio 2010 – spiega è sparito il capitolo di spesa per il completamento del risanamento della città di Messina, nel Bilancio 2011 deve essere ripristinato». Corona entra nel dettaglio: «Tre parchi urbani, 325 alloggi di edilizia economica e popolare, botteghe e centri commerciali, numerose opere di urbanizzazione e diversi spazi di aggregazione rischiano di non esser portati a compimento per la mancanza dei destinati fondi regionali. Per quanto riguarda gli alloggi, poi, il comune e l’Iacp di Messina hanno già rimodulato il calendario degli interventi futuri, per i quali è stata completata la relativa progettazione e si è, quindi, in attesa della copertura finanziaria che, adesso, rischia di saltare se non si ripristinerà il capitolo di pertinenza nel Bilancio 2011».

«Anche dei semplici ritardi – spiega Roberto Corona – possono essere di grave nocumento pure alle casse erariali, dovuto alla lievitazione dei costi necessari all’adeguamento dei progetti approvati e oggi cantierabili». Dunque, Corona, il quale si impegna a presentare uno specifico emendamento integrativo alla legge finanziaria 2011, chiede di conoscere «i conseguenti provvedimenti di programmazione finanziaria già posti in essere al fine di riprogrammare le necessarie risorse per la copertura degli interventi di risanamento di Messina» ma anche se sono stati presi provvedimenti di censura «nei confronti del dirigente generale del Dipartimento delle infrastrutture, conseguenti all’abuso d’ufficio perpetrato in termini di mancata programmazione finanziaria e connessi alla soppressione dei capitoli attinenti alla copertura finanziaria per il risanamento del capoluogo peloritano».

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