C-Day, un centinaio di persone a piazza Cairoli per difendere la nostra Costituzione

C-Day, un centinaio di persone a piazza Cairoli per difendere la nostra Costituzione

C-Day, un centinaio di persone a piazza Cairoli per difendere la nostra Costituzione

domenica 13 Marzo 2011 - 07:24

Nell'ambito dell'iniziativa organizzata dalla Cgil con Flc e UDU, si è parlato anche dell'importanza della scuola pubblica.

Anche Messina ha fatto sentire la propria voce. Ieri pomeriggio, a piazza Cairoli, un centinaio tra insegnanti, studenti e cittadini di età diverse ha preso parte al C-DAY, la mobilitazione che ha coinvolto circa 80 città italiane, per affermare un concetto ben preciso: la Costituzione non si tocca, riprendiamocela. Non si è trattato di un corteo, come accaduto invece in altre località, bensì di un incontro che, organizzato dalla Cgil assieme alla Flc (la categoria del settore istruzione) e all’UDU (l’unione degli universitari), è servito per toccare un altro tema scottante, la difesa dell’istruzione pubblica. E così, fra i tanti, è stato citato anche l’art. 34 della Costituzione: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.

Numerosi applausi sono stati dedicati agli insegnanti, in nome del lavoro che svolgono; quindi, si è ricordata l’importanza del passaggio dallo Statuto Albertino del 1848 alla Costituzione repubblicana, caratterizzato, fra le altre cose, dal principio della separazione dei poteri, fondamentale per il funzionamento di un regime democratico.

E così, anche dal C-DAY di Messina sono emersi i sentimenti di una parte dell’Italia che è arrabbiata, frustrata, ma che è pronta a lottare per salvaguardare i valori fondamentali della società. L’istruzione pubblica, ma anche l’importanza delle donne. Tutto, in nome di una Costituzione che presenta, nelle parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «assai più valori giovani che rughe. Si possono togliere le rughe dal volto di una bella signora; l’importante è lasciare intatti, conosciuti e amati i suoi lineamenti fondamentali».

E la nostra Costituzione, per coloro i quali hanno partecipato al C-DAY, è come una madre che si è sacrificata per i propri figli: e quei figli, adesso, la difendono strenuamente.

Enrico Anastasi

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