Il PM Verzera ha chiesto tre pesanti condanne per estorsione aggravata dal metodo mafioso. La sentenza prevista per il 28 aprile
Tre pesanti condanne sono state richieste dal sostituto procuratore della Dda Giuseppe Verzera, nel processo dell’operazione “Sistema”. Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto la condanna a 13 anni per Pietro Nicola Mazzagatti, ritenuto il capo del gruppo mafioso di Santa Lucia del Mela ed a 10 anni per Vincenzo Licata e Domenico Mortellaro, esponenti di spicco dei clan mafiosi di Agrigento. I tre dovevano rispondere di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Dopo la requisitoria del Pm e le repliche dei difensori il processo è stato rinviato al 28 aprile prossimo quando sarà emessa la sentenza.
L’operazione Sistema rimane una delle più importanti messe a segno della forze dell’ordine contro la criminalità organizzata barcellonese. A consentire gli arresti dei boss di Cosa Nostra le dichiarazioni dell’imprenditore ed ex vice presidente del consiglio comunale di Barcellona, Maurizio Marchetta. L’uomo nel gennaio 2009 cominciò a collaborare con la giustizia svelando agli uomini della Squadra Mobile di Messina i retroscena della mafia del Longano. L’imprenditore raccontò di essere stato costretto per dieci anni a pagare il pizzo su tutti i lavori pubblici. Svelò parecchi retroscena della vita pubblica di Barcellona tracciando anche una mappa dettagliata dei clan.
A capo della mafia del Longano vi sarebbe Carmelo D’Amico, l’uomo che gestirebbe il mercato delle estorsioni sugli appalti pubblici, imponendo il pizzo a tutti gli imprenditori della zona. Licata e Mortellaro sono accusati di aver chiesto una tangente a Marchetta in cambio di protezione per dei lavori pubblici che la sua impresa avrebbe dovuto effettuare in provincia di Agrigento.
