L’emergenza continua del torrente Bordonaro: l’Udc chiede interventi e “bacchetta” Isgrò

L’emergenza continua del torrente Bordonaro: l’Udc chiede interventi e “bacchetta” Isgrò

L’emergenza continua del torrente Bordonaro: l’Udc chiede interventi e “bacchetta” Isgrò

venerdì 22 Aprile 2011 - 09:08

Gli inerti provenienti dalle demolizioni effettuate dall’assessore sono rimasti lì e hanno finito per peggiorare una situazione già gravissima. Minutoli (III Quartiere): «Anni di denunce senza risultati». Il presidente dell’Ordine degli ingegneri Trovato: «Intervenga il Genio Civile». IN BASSO IL VIDEO

Un’emergenza continua, aperta su più fronti, alla quale non si pone rimedio, anzi, si finisce persino per peggiorare la situazione. Il torrente Bordonaro è una bomba a orologeria, lo ha certificato anche l’Ordine degli ingegneri e soprattutto lo denunciano, da anni, i consiglieri del Quartiere, in particolare Massimiliano Minutoli, il cui partito, l’Udc, ha deciso di affiancarlo nella nuova, dura presa di posizione nei confronti dell’Amministrazione comunale (di cui, giova ricordarlo ogni tanto, l’Udc stesso fa parte). Accanto a lui, stamani nel corso di una conferenza stampa, i coordinatori del partito Giorgio Muscolino e Matteo Francilia e diversi consiglieri comunali e provinciali. Conferenza stampa rafforzata dalla insostituibile potenza delle immagini (IN BASSO IL VIDEO), proiettate su una parete per “immortalare” il vergognoso degrado. «I nostri primi allarmi – spiega Minutoli – vennero lanciati nel marzo del 2005 quando, l’allora come oggi assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, diede incarico ad un equipe interna per la redazione di un progetto preliminare utile alla realizzazione della nuova strada di collegamento tra Bordonaro inferiore e Bordonaro Superiore. A seguito di una petizione popolare promossa dall’associazione di volontariato di Protezione Civile “Mari e Monti 2004”, corredata di una proposta di progetto realizzata dai tecnici dell’associazione stessa, venne redatto dall’amministrazione Comunale un progetto preliminare per la nuova strada da creare». Tra i disagi maggiori, la strettissima via Ciancialo e due passerelle risalenti agli anni ’80 come uniche vie d’accesso alla parte superiore del villaggio ed a quella del versante sud del torrente. Anni di denunce sui pericoli di contrada Immacolata, dove diverse famiglie rimangono isolate ad ogni acquazzone, prima di un tavolo tecnico, moderato da Isgrò e tenutosi il 16 marzo 2010, incentrato, tra l’altro, sulla proposta dell’Udc di costituire un ufficio unico di piano con tutte le figure competenti.

«Ma a quel tavolo tecnico – ricorda Minutoli – l’unica sinergia creatasi fu quella per demolire i manufatti abusivi presenti nel torrente mettendo in secondo piano la sistemazione idraulica del corso d’acqua». Passaggio giusto ma non bastevole, anzi: «Il pericolo si è incrementato poiché a seguito delle demolizioni operate dall’assessorato facente capo a Isgrò, il materiale inerte proveniente dalle stesse demolizioni ancora oggi è abbandonato proprio nel letto del torrente Bordonaro». Le immagini del video, in questo senso, sono eloquenti. A Bordonaro ha effettuato un sopralluogo anche il Genio Civile, rimarcando la necessità di bonificare e mettere in sicurezza il corso d’acqua. «Ma le dichiarazioni d’intenti – ha rincarato la dose il presidente dell’Ordine degli ingegneri Santi Trovato, presente alla conferenza stampa – non bastano. Il Genio Civile non è esente dalla programmazione, ha la competenza sulla risagomatura del torrente ed è da lì che deve partire, estendendo al torrente Bordonaro il protocollo d’intesa con l’Esa». Del resto lo stesso Sciacca, nell’elencare gli interventi necessari dopo l’alluvione del 1. marzo, ha riconosciuto che per Bordonaro servono più di 5 milioni di euro.

«Si è giunti ad un punto – questa la posizione dell’Udc – in cui la responsabilità dell’amministrazione deve venire fuori, per fornire le risposte ai cittadini, certamente dovute, dopo anni di immobilismo. Il progetto preliminare per la realizzazione della nuova arteria stradale di collegamento tra i villaggi di Bordonaro Superiore ed inferiore prevedeva anche i lavori di sistemazione idraulica e messa in sicurezza delle opere di urbanizzazione presenti nel greto, anch’esse abusive. Allora, perché non si conferisce l’incarico per la redazione del progetto definitivo utile a reperire i fondi necessari alla sua realizzazione?». Anche perché il 23 febbraio 2010, più di un anno fa, l’assessore Scoglio aveva invitato il dirigente ad assegnare l’incarico. «Non si può più aspettare – il messaggio lanciato oggi – questa Amministrazione ha il dovere di riparare ai danni in maniera urgente, non si può continuare ad aprire cantieri lavoro e lasciare tutto in sospeso».

Gli esempi sono tanti: c’è via Portone Militare, ad esempio, la strada di collegamento Bordonaro-Camaro, insicura e pericolosa per tutti a causa delle frane presenti da due anni. Anche qua si assiste all’immancabile rimbalzo di competenze tra Provincia e Comune, col risultato che non si registrano interventi da anni e la strada risulta essere totalmente al buio nonostante la Provincia installò quasi otto anni fa un impianto di pubblica illuminazione fotovoltaico, mai entrato in funzione. In una strada, peraltro, che non è di sua competenza. Poi c’è via Sivirga, una sorta discarica a cielo aperto, il rione Gescal, la via San Filippo, chiusa da quasi due anni, e la salita Montesanto. «Situazione di emergenza generale – la sintesi di Minutoli e degli altri esponenti dell’Udc – come si dovrà procedere? Quali intenzioni da parte di questa amministrazione? Ci aspettiamo una risposta, non tanto per noi, ma per i cittadini elettori di questa città».

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