Gli investimenti per recuperi, bonifiche e restauri a Messina
MESSINA – Dopo il successo della seconda edizione di Forti d’Autunno, che nonostante il maltempo e i rinvii ha richiamato molti messinesi (e non solo) all’interno delle varie strutture attualmente attive e fruibili, il 2026 potrebbe essere l’anno in cui Messina riscopre altri forti.
Già nel 2024, con il lancio della prima edizione, l’assessore alla Cultura e alle Fortificazioni Enzo Caruso aveva espresso il desiderio di inserire Forte Ogliastri, Schiaffino e Gonzaga nel calendario degli eventi, restituendoli definitivamente alla città. Durante la conferenza stampa di bilancio e auguri natalizi, lo stesso assessore ha fatto proiettare una slide in cui si parla dei vari interventi.

Forte Ogliastri e Castel Gonzaga
Si parte da Forte Ogliastri, dove sono stati investiti 39mila euro per la scerbatura e 250mila per il ripristino del teatro all’aperto, dei camminamenti e dei servizi. I lavori sono già stati avviati e contemporaneamente è stato predisposto il Dip (Documento di indirizzo alla progettazione) per il completamento del parco. Pronta anche la delibera per il nuovo piano di gestione. Intanto pochi chilometri più a sud, a Castel Gonzaga, sono in corso i lavori di restauro monumentale: investiti 4 milioni e mezzo di euro.
Forte Schiaffino
Recuperare i due forti sarebbe cruciale per le attività turistiche e culturali di Messina. Una città che, intanto, punta anche alle altre fortificazioni, su tutti Forte Schiaffino. Cannibalizzata nei decenni scorsi (qui il servizio video di Tempostretto girato nel 2024), la struttura di Santa Lucia sopra Contesse sarebbe una finestra sullo Stretto e su tutta la zona Sud non indifferente. Stanziati 40mila euro per la prima bonifica e predisposto il Documento di indirizzo alla progettazione per il restauro integrale. Intanto il Comune è in attesa della concessione demaniale, così come nel caso di Forte dei Centri.
