Atto intimidatorio a Gazzi, sequestrato il motorino utilizzato dagli autori

Atto intimidatorio a Gazzi, sequestrato il motorino utilizzato dagli autori

Veronica Crocitti

Atto intimidatorio a Gazzi, sequestrato il motorino utilizzato dagli autori

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martedì 25 Novembre 2014 - 09:25

Continuano a tutto campo le indagini della Squadra Mobile di Messina sull’atto intimidatorio che, la sera dello scorso venerdì, ha visto come protagonista la bottiglieria La Spagnola di Via Vecchia Comunale, proprio dietro lo Stadio Celeste di Gazzi.

E’ ormai certo che quei cinque proiettili sparati contro la vetrata della bottiglieria La Spagnola di via Vecchia Comunale, intorno alle 19 dello scorso venerdì, siano da ricondurre ad un atto intimidatorio contro l’esercizio commerciale. E’ escluso, difatti, che i bossoli fossero indirizzati a qualcuno in particolare.

E’ questa la pista su cui si continuano a concentrare le indagini della Squadra Mobile di Messina, coordinate dal dirigente Giuseppe Anzalone, che proprio nella giornata di ieri hanno condotto ad un nuovo risultato: il ritrovamento ed il sequestro del mezzo su cui viaggiavano i due uomini che si sono resi protagonisti dell’episodio. A dar conferma a quanto era già stato rilevato dagli agenti, sono state poi alcune delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che ritraevano, senza alcun dubbio, la sagoma del ciclomotore sequestrato ieri, modello SH. Da chiarire adesso la posizione del proprietario del motorino.

Da quegli stessi frammenti di immagine è stato inoltre possibile appurare come a bordo del mezzo vi fossero due soggetti, con caschi che ne coprivano il volto. Dall’analisi dei proiettili rinvenuti sulla strada e poi inviati alla Scientifica, invece, è emersa la conferma che tutti appartenevano ad una stessa arma. Appurato dunque che si sia trattato di un atto intimidatorio, bisognerà adesso chiarire il “perché”. Ed è la stessa domanda che i poliziotti hanno rivolto anche al titolare della bottiglieria, nonché alla madre, entrambi ascoltati nell’immediatezza dell’episodio. Pochi elementi utili, però, sono giunti dalle loro dichiarazioni considerando che i due hanno affermato di non aver mai ricevuto altre minacce o intimidazioni. (Veronica Crocitti)

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