"Buona scuola? No, buona sola". Il grande istituto Evemero sciopera in massa contro la riforma

“Buona scuola? No, buona sola”. Il grande istituto Evemero sciopera in massa contro la riforma

“Buona scuola? No, buona sola”. Il grande istituto Evemero sciopera in massa contro la riforma

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sabato 02 Maggio 2015 - 07:51

Anche il Dirigente scolastico del grande istituto comprensivo che Evemero da Messina sciopera in massa contro la riforma della scuola del Governo Renzi. E spiegano anche tutte le conseguenze cui andranno incontro le scuole.

“Riforma sì, ma non così’. Le scuole della zona nord della città si preparano a scioperare martedì 5 maggio contro la “Buona scuola” del governo Renzi che rischia di cancellare la maggioranza dei plessi scolastici a nord di Messina.

L”Evemero da Messina” partecipa in blocco allo sciopero della scuola del prossimo 5 maggio. L’Istituto Comprensivo di scuola dell’Infanzia, elementare e secondaria di primo grado ad indirizzo musicale serve i vari ed estesi villaggi di tutta la zona nord della città, da Ganzirri a Torre Faro, da Faro Superiore a Sant’Agata, da Papardo a Sperone e Granatari, conta dieci sedi con circa 1500 alunni e circa 180 docenti e 35 unità di personale non docente, partecipa in blocco allo sciopero della scuola del prossimo 5 maggio.

“Forse mai come in questa occasione, uno sciopero è stato così sentito e così partecipato. Mai avevo visto i Docenti così arrabbiati e ne hanno ben ragione. Nell’Istituto, che conta circa 240 unità di personale docente e non docente, l’adesione allo sciopero sarà pressoché totale, tanto che, dei 10 plessi, ben 9 saranno letteralmente chiusi e la sola sede centrale di via Denaro aprirà i battenti, ma senza alcuna attività didattica, né amministrativa e nemmeno dirigenziale”. Lo asserisce il Preside D’Agostino, Dirigente dell’Istituto Comprensivo più grosso della città e dell’intera provincia, uno dei più corposi dell’intera Sicilia.

Allo sciopero, infatti, hanno aderito anche lo stesso Dirigente e le Vice-Dirigenti dell’istituto, oltreché tutto il personale di segreteria. Una comunità intera, insomma, compatta ed unita per dire no a questa riforma della scuola così detta “Buona Scuola”, ma che a detta dei tanti insegnanti dell’ “Evemero” è solo una “Buona sola” .

Contestata persino dal Preside, una riforma che vuole concentrare tutte le decisioni nelle mani del Dirigente, dalla redazione del POF, che questi potrebbe adesso elaborare autonomamente, solo “sentendo” il Collegio dei docenti , sino alla scelta dei docenti da far progredire in carriera e, quindi, anche sotto il profilo economico e sino alla stessa selezione degli Insegnanti che egli potrebbe individuare da una graduatoria, certo secondo dei titoli, ma anche sulla scorta di un colloquio che naturalmente lascia molti spazi alla sua discrezionalità. E in ciò sono colti persino elementi di incostituzionalità.

“Anche noi Presidi -asserisce il Dirigente D’Agostino- avremo mille problemi e tra questi cito per primo quello di dover poi fronteggiare una miriade di contestazioni e di impelagarci nella redazione di mille controdeduzioni per i tantissimi ricorsi che fioccheranno quotidianamente e un po’ su tutto. E poi quanti Presidi avranno il giusto equilibrio per gestire con serenità ed autorevolezza una conduzione scolastica di tal genere? I vecchi Presidi, quelli che per decenni hanno assicurato guide prestigiose e ricche di esperienza sono ormai quasi tutti in pensione e le nuove leve certo devono ancora maturare molta, moltissima esperienza. Così a Messina, così in tutta la Sicilia, così in tutto il Paese. Il Governo queste cose le dovrebbe sapere e se non le sapesse sarebbe ancor più grave, sarebbe come dire che un Generale in tempo di guerra non conosce per nulla lo stato di preparazione e di armamento di cui dispone il proprio esercito. Oppure forse lo sa e per questo va avanti con un solo scopo reale e non detto”.

Un docente precia: “Scioperiamo in massa, e si ben chiaro, contro questa riforma e non contro il nostro Preside. Anzi scioperiamo proprio ed anche perché comprendiamo e temiamo cosa ci attenderà quando, tra alcuni anni, il nostro Dirigente D’Agostino andrà pure e lui in pensione. Noi docenti pensiamo che altro sarebbe una riforma che mette in campo effettive e cospicue risorse economiche da investire in didattica, personale e strumentazione a ciò finalizzata e non gli ormai consueti progetti inutili che si concludono con le classiche conferenze di questo o quel personaggio famoso che magari viene da chissà dove, che bisogna ospitare in alberghi e ristoranti di lusso, pagare profumatamente e che nella stragrande maggioranza delle volte relazionano su banalità spesso persino incomprensibili e presentate in modo talmente aulico e noioso da non interessare proprio nessuno e men che meno gli studenti.”

Il 5 maggio Ganzirri e un po’ tutte le scuole della città reagiranno in modo comune contro una riforma che certo gli operatori della scuola italiana non condividono assolutamente.

2 commenti

  1. GRANDE PRESIDE D’AGOSTINO! Dovrebbero prenderti a esempio tutti gli altri DS. Ancora una volta dietro l’eloquio affascinante del nostro premier si nascondono menzogne e comportamenti reazionari e pericolosi. Buono sciopero a tutti, e speriamo che sia molto partecipato!!!

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  2. GRANDE PRESIDE D’AGOSTINO! Dovrebbero prenderti a esempio tutti gli altri DS. Ancora una volta dietro l’eloquio affascinante del nostro premier si nascondono menzogne e comportamenti reazionari e pericolosi. Buono sciopero a tutti, e speriamo che sia molto partecipato!!!

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