A Taormina il Magnificat messo in scena da attori disabili

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venerdì 01 Agosto 2014 - 12:20

“Magnificat” è uno spettacolo unico perché è la prima volta che una compagnia con attori disabili e una produzione sul teatro delle Diversità vanno in scena al Teatro Antico di Taormina. Lo spettacolo, infatti, celebra i primi venticinque anni di attività dell’associazione culturale Nèon, che ha dato vita in Sicilia al “Teatro delle Diversità”

Conto alla rovescia per la messa in scena al Teatro Antico di Taormina di Magnificat, per la regia di Monica Felloni e la direzione artistica di Piero Ristagno. Lo spettacolo, prodotto dall’associazione Nèon, che lavora prevalentemente con attori disabili, è in programma martedì 9 settembre alle 21 in Prima nazionale ed è inserito nel cartellone di “Taormina Arte”, nell’ambito della VI edizione del Festival Belliniano 2014”.

“Magnificat” è uno spettacolo unico perché è la prima volta che una compagnia con attori disabili e una produzione sul teatro delle Diversità vanno in scena al Teatro Antico di Taormina. Lo spettacolo, infatti, celebra i primi venticinque anni di attività dell’associazione culturale Nèon, che ha dato vita in Sicilia al “Teatro delle Diversità” e che oggi è accreditata come una delle realtà più importanti in Italia nell’ambito del Teatro e handicap.

Magnificat è anche una sfida per realizzare la quale gli artisti della compagnia Nèon hanno invitato il pubblico a diventare protagonista della creazione dello stesso spettacolo. Nasce, infatti, “Sostieni Magnificat”, una campagna sociale di crowdfunding, un finanziamento collettivo grazie al quale è possibile contribuire alla realizzazione di Magnificat con una donazione anche di pochi euro. E per farlo è possibile andare sul sito http://www.eppela.com/ita/projects/873/magnificat-25-anni-di-teatro-delle-diversit. Con i fondi raccolti si potranno pagare alcuni costi indispensabili per la realizzazione dello spettacolo. Fra questi, i costumi di scena, il service audio/luci, le scenografie e gli oggetti scenici, i trasporti per gli attori disabili, gli assistenti di scena e lo staff nel giorno della prova generale e dello spettacolo. Un appello a sostenere Magnificat è stato, inoltre, inviato a oltre duecento Comuni siciliani, allo scopo di sensibilizzare le amministrazioni per un evento, che è molto più che un semplice spettacolo, ma è soprattutto un progetto di teatro sociale in Sicilia.

Lo spettacolo è il succedersi di azioni teatrali intrise di musica, danza, parole in una sequenza appassionata e lieve che attraversa, trovando nuovi sviluppi, il percorso artistico di 25 anni di Nèon. In scena è il genere umano, nella sua varietà possibile, che si contamina nel linguaggio, si cerca nella parola, si mostra nel gesto, coesiste all’interno di relazioni fatte di specialità ordinarie ed eccezionali e diventa unico corpo per poi tornare a smembrarsi, danzando nel silenzio dei segni tracciati nello spazio. Molteplici le suggestioni provenienti dalla letteratura, contaminazioni che la regista Monica Felloni mette in scena – modulando azioni di teatro, danza, canto e musica – coniugando la tradizione dell’opera teatrale con la sperimentazione e la ricerca artistica. Nucleo centrale è la comunicazione tra individui oltre ogni codificazione.

“Magnificat” è un’occasione importante per trasmettere un segno corale di positività, per testimoniare il senso di responsabilità che ha ogni singolo individuo in relazione alla crescita sociale e culturale della comunità e del territorio.

Così descrive lo spettacolo Piero Ristagno: “Dedicato alla vita, all’umanità nelle infinite forme, all’utopia di pace. Che si stampi negli occhi e nelle pietre il profondo parlare difforme, che restino orme di zoppìe impenitenti e sentieri nell’aria per carrozzelle disancorate. Che la poesia prevalga, debordi dai corpi e inondi l’intero Anfiteatro”

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