Sono stati due giorni intensi, ricchi di spunti e riflessioni. Sottolineato più volte il ruolo degli enti territoriali, come accaduto durante il periodo Covid
MESSINA – Due giorni intensi al Policlinico universitario di Messina, dove si è tenuto il XX Congresso nazionale dell’Aimc, l’associazione italiana di medicina delle catastrofi. L’obiettivo è stato quello di individuare modelli virtuosi per elaborare linee guida e raccomandazioni per la gestione delle maxi emergenze e a Messina si è tenuto così un importante momento di confronto tra esperti di livello nazionale.
Nella giornata conclusiva, è stata la dottoressa Gioffrè dell’Asp a dichiarare che “molto ancora bisogna fare. Abbiamo visto che non si vince da soli ma è importante il ruolo di ognuno, il ruolo degli psicologi e il coinvolgimento delle professioni psicoterapiche anche nella gestione della comunicazione perché la comunicazione non è mai neutrale. Momenti come questo congresso sono molto importanti perché vari enti, varie professionalità, riusciamo a parlare la stessa lingua. La formazione in medicina delle catastrofi è fondamentale perché nel contesto emergenziale non c’è tempo di spiegare, è importante conoscere ruoli e competenze di ognuno. L’emergenza richiede un’impostazione gerarchica, non per il piacere di comandare ma perché in emergenza ci sono grandi responsabilità e decisioni da prendere in poco tempo”.
Dello stesso avviso è stato anche Consolato Malara, il presidente della ventesima edizione del congresso Aimc, che ha puntato i riflettori sull’importanza dei contributi e del ruolo degli enti territoriali durante le maxi emergenze. Spunti fondamentali, quelli emersi durante i lavori, in cui si è analizzato il profondo impatto della pandemia sul mondo della sanità.
