A L'Aia, in Olanda, i parcheggi in centro città costeranno 50 euro per pochi minuti

A L’Aia, in Olanda, i parcheggi in centro città costeranno 50 euro per pochi minuti

Redazione

A L’Aia, in Olanda, i parcheggi in centro città costeranno 50 euro per pochi minuti

mercoledì 10 Maggio 2023 - 09:14

Una misura per scoraggiare il traffico dei mezzi privati e incentivare il trasporto pubblico

50 euro al giorno, ma anche solo per pochi minuti. I parcheggi in centro città a L’Aia, in olandese Den Haag, avranno presto un costo altissimo.

Sembra una follia ma in realtà c’è un obiettivo: ridurre il traffico “costringendo” i cittadini a parcheggiare più lontano e usare i mezzi pubblici, lasciando i parcheggi del centro solo a residenti e commercianti, che non pagheranno queste tariffe.

Auto ultima scelta

“Se ci si deve spostare sulle brevi distanze – ha detto Jurriaan Esser, portavoce dell’amministrazione locale, al The Guardian – il modo ideale per farlo sarà a piedi, con la bicicletta, con i mezzi pubblici e solo come ultima scelta con l’auto”.

Si tratta di un esperimento, questo sì, per valutare – riporta Il Post – se le misure saranno efficaci e potranno essere estese. I commercianti (in questo tutto il mondo è paese) hanno detto di temere di perdere clienti ma l’amministrazione va avanti per la sua strada.

La distanza con Messina

Contrariamente all’amministrazione comunale di Messina, che da ieri ha riaperto al traffico appena 250 metri di isola pedonale sul viale San Martino, in accoglimento delle richieste di alcuni commercianti.

Messina e L’Aia sono distanti 2.300 km in termini geografici ma ancor più in termini socio culturali e per questo motivo il confronto regge poco. Ma se è vero che per migliorarsi bisogna guardare a chi fa meglio, ecco che in Olanda (come praticamente in tutta Europa) risuonano le stesse parole incluse anche nel Piano urbano della mobilità sostenibile di Messina: al primo posto pedonalità e ciclabilità, al secondo i mezzi pubblici, solo come ultima scelta l’auto. In questo c’è uniformità. Non c’è, invece, nei fatti, anche perché il trasporto pubblico di Messina (soprattutto per il tram mentre invece i bus vanno benino e molto meglio che in passato) è imparagonabile a quello olandese.

Non si può, però, aspettare che tutto sia perfetto. Le azioni di mobilità sostenibile, come pedonalità e miglioramento del trasporto pubblico, vanno promosse in contemporanea.

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8 commenti

  1. Ma lo conoscete il vero trasporto pubblico?

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  2. Non cambio Messina con l’Aia. Le città devono essere come le vogliono i cittadini, non per gli ideologi del pums.

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    1. Ecco perché la gente decente lascia Messina

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  3. Ma se neanche le strisce pedonali sanno fare….tutte piene di pozzanghere, impraticabili per i disabili, e gli incroci dei marciapiedi senza scivoli.
    Come camminiamo a piedi ?
    Ma se i tempi del tram in 20 anni sono da ultimo in classifica. Se ne perdi uno, devi aspettare l’indomani.
    Come ci muoviamo con i mezzi pubblici?
    Ma se il prezzo delle soste auto, e del biglietto dei mezzi è troppo alto, e gli abbonamenti troppo cari anche loro.
    Basterebbe abbassarli e tutti lo avrebbero anche se per usarlo raramente.
    Ma se le zone a monte le devi scalare a piedi, e non trovi un autobus…
    Come si pretende di imporre cose fatte male ?
    Mica la città è solo piazza Duomo o Piazza Cairoli, e tutti sono sfaccendati e pensano solo a passeggiare e fare selfie.
    Meditiamo

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  4. Altro che l’Aia solo Messina è rimasta senza isole pedonali, tutta l’Italia, la Sicilia, la provincia di Messina, Carupipi ha la zona pedonale.

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  5. Chi è stato in Olanda conosce bene le differenze con Messina. Lì ci sono strade realizzate solo per bici, viali alberati e mezzi pubblici comodi e puntuali. Un azzardo paragonare quella realtà con Messina

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  6. Ma in Olanda si fanno le canne liberamente, quindi tutto è consentito sotto l’uso di sostanze stupefacenti, ma noi siamo a Messina e le canne sono vietate.

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  7. In Olanda, all’Aia, il reddito medio è di 35.000 Euro l’anno per 29 ore settimanali. E anche nel settore privato, un minuto di straordinario, si propone, e se il lavoratore accetta, viene pagato in extra. Inoltre, i servizi pubblici e le strade, sono efficienti e funzionano H24.
    A Messina, c’è una disoccupazione pazzesca, molti sono col RdC, e/o lavorano in nero, per non meno di 35 ore settimanali, con reddito che difficilmente supera i 15000 Euro l’anno. Spesso non supera i 12. Nemmeno 1000 Euro al mese! Nel privato, tentano sempre di farti lavorare per più di 35 ore, imponendoti di fatto lo straordinario, senza pagare l’extra dovuto. I servizi pubblici sono carenti e le strade anche. Bus e tram si trovano, sì, agli orari che dicono “loro”. In una città degna di questo nome, anche piccola, almeno dalle 6:00 del mattino, se non prima, dovrebbe esserci una piena operatività. Una volta dovendo recarmi molto presto in un certo posto, non ho trovato un bus operativo, fino alle 7:00. O meglio, ne sono passati 4 con una bella scritta: “Fuori servizio”.
    Quindi, non paragoniamo mele con mattoni. Non c’entra nulla.

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