L’Orsa: “L’Amministrazione comunale non ha fatto niente e la Metroferrovia è a rischio chiusura”

"Stavolta Trenitalia ha fatto per intero la sua parte e a mancare all'appuntamento, a ben due mesi di distanza dall'entrata in vigore della Metroferrovia, è solo l'amministrazione comunale di Messina – è la denuncia del segretario Orsa Trasporti di Messina, Michele Barresi –. Per la loro colpevole inerzia, oggi un servizio che potrebbe essere la soluzione ai problemi di mobilità di tutta la zona sud della città rischia di fallire".

L'impegno per Metroferrovia sottoscritto dalla Regione Sicilia nel recente contratto di servizio per circa 120 mila km/treno all'anno con un costo a carico delle casse regionali di circa 1 milione e 200mila euro si è tradotto in un volume di 14 corse giornaliere andata e ritorno predisposto da Trenitalia a partire dallo scorso 13 dicembre. Ma da uno studio effettuato dall'Orsa Messina sulla frequentazione dei viaggiatori nei primi due mesi risulta che ad oggi circa l'80% di quei treni viaggia con meno di dieci viaggiatori e solo poche corse, quelle della prima mattina delle ore 6:40 e 7:42 in partenza da Giampilieri e delle ore 13:45 e 14:45 in partenza da Messina presentano una maggiore frequentazione che non supera tuttavia la media dei 40 viaggiatori. La media giornaliera è di soli 230 viaggiatori. Troppo poco per un bacino potenziale che nella periferia a sud conta circa 60 mila abitanti, che diventano 120mila se si considerano per intero le prime tre circoscrizioni.

“Un fallimento annunciato – continua Barresi – vista la totale assenza di qualsiasi forma integrazione con l'Azienda Trasporti cittadina ed il profilarsi dell'ennesima occasione mancata. Nei buoni propositi di questa amministrazione la Metroferrovia è stata sempre indicata come asse portante e nevralgico a sud del futuro piano di mobilità urbano cittadino e persino tassello strategico della sponda peloritana nel contesto dell'intera mobilità dell'area dello Stretto ma quando si passa dai progetti agli atti concreti non possiamo che evidenziare l'inerzia dimostrata nel porre in essere persino il necessario dialogo e confronto con le ferrovie per la stipula di un biglietto integrato e l'assenza ad oggi nel piano esercizio Atm dei necessari collegamenti a pettine nelle stazioni coi bus provenienti dai villaggi. Auspichiamo – conclude il sindacalista – che l'assessore Gaetano Cacciola e i vertici Atm recuperino il colpevole ritardo e riprendano il confronto con Trenitalia, oggi inspiegabilmente interrotto. Diversamente si rischia già il prossimo mese di giugno di celebrare l'ennesimo fallimento con le responsabilità che questa volta resteranno per intero in capo a questa amministrazione”.

A fine novembre, l’assessore Cacciola aveva detto che l’avvio del servizio era stato annunciato all’amministrazione comunale con scarso anticipo e che l’integrazione con Atm sarebbe stata possibile solo con la messa in strada dei nuovi bus (VEDI QUI). I primi cinque sono partiti il 1. febbraio ma sono serviti a coprire alcune linee scoperte da anni, altri nove saranno in strada a giorni, a scaglioni, per potenziare le linee esistenti non appena conclusi gli iter di immatricolazione.