Torregrotta, nel 2014 piantati 68 alberi, uno per ogni nato

Un iniziativa nata per la salvaguardia del territorio, che ha visto convergere le forze di Legambiente del Tirreno, della Forestale di Messina, dell’associazione ViviTorregrotta e dell’amministrazione comunale. Il progetto “Un Albero per ogni bambino”, giunto ormai alla sua seconda edizione, ha coinvolto l’intera cittadinanza e in particolare le scuole che hanno colto l’occasione per sensibilizzare sul sempre attuale tema della cura del territorio. Gli alberi piantati sono stati 68, come i nati del 2014 nel comune di Torregrotta. Per piantarli è stata utilizzata la tecnica delle pale di ficodindia, utilizzata nella tradizione contadina per garantire la necessaria riserva d’acqua e il giusto apporto di microelementi. Piantati, durante la giornata, anche dei semi di carrubo in previsione della prossima festa dell’albero.

“La terra è vita – dichiara il presidente di Legambiente del Tirreno, Pippo Ruggeri -. Preservare il territorio vuol dire garantire la sopravvivenza. E’ nostro dovere tutelare e proteggere la poca terra rimasta affinché ci sia possibile garantire un futuro ai nostri figli. Il progetto Un Albero per ogni bambino – aggiunge – ha avuto una forte accoglienza dal territorio e ha registrato una grande partecipazione, soprattutto da parte dei bambini delle scuole che hanno preso parte alla manifestazione. Ci auguriamo in futuro che sempre più comuni possano prendere parte all'iniziativa”.

Di grande impatto l’iniziativa di Legambiente del Tirreno che punta non solo alla salvaguardia del territorio ma anche, e soprattutto, alla riscoperta delle antiche tradizioni contadine. Tra i progetti futuri, infatti, il tema principale è quello del ritorno alle antiche usanze, in particolare a quella dell’orto familiare. Proprio oggi, in occasione della festa della terra, sono stati piantati ortaggi di vario tipo nelle scuole di San Filippo del Mela e in futuro iniziative di questo genere, ribadisce il presidente Ruggeri, saranno all'ordine del giorno sul territorio.

Salvatore Di Trapani