Lo Monaco: “Senza interventi di somma urgenza, territorio ancora a rischio”. IL VIDEO

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venerdì 23 Novembre 2012 - 09:02

Il dirigente del dipartimento regionale della Protezione Civile spiega: “I primi soldi, 11 milioni, sono arrivati la settimana scorsa. Sono ben cosa, ne avevamo previsti 48. E’ a rischio la vita dei cittadini”

Un anno dopo è tutto ancora fermo. E’ rimasto il ricordo, ma di opere di ricostruzione e prevenzione neppure a parlarne. Da pochissimo sono arrivati i primi stanziamenti, ma non basteranno neanche a coprire le spese sostenute.

Lo conferma il dirigente del dipartimento regionale della Protezione Civile, Pietro Lo Monaco: “I primi soldi sono arrivati la settimana scorsa e abbiamo già attivato con i sindaci un’attività ricognitiva per vedere cosa possiamo pagare, visto che abbiamo in cassa solo 11 milioni di euro. Sono ben poca cosa, ne avevamo previsti 48 di milioni: 24 per i rimborsi delle spese già sostenute dai Comuni per l’assistenza alla popolazione, gli altri per 4 piccolissimi interventi. Con soli 11 milioni, abbiamo le mani legate. Intanto paghiamo l’assistenza alla popolazione, il resto lo dividiamo alle imprese che già hanno affrontato delle spese e che devono essere pagate da un anno”.

Il problema numero uno rimane la messa in sicurezza del territorio, soprattutto per evitare che simili eventi possano ripetersi. “Non siamo in grado di smuovere più di tanto la situazione – prosegue Lo Monaco -. Tutti i fondi delle ordinanze devono essere gestiti prima del Ministero dell’Economia, poi dal Ministero dello Sviluppo economico, poi passare dal patto di stabilità. E’ diventato un problema insormontabile. Non abbiamo ricevuto ancora neanche tutti i soldi né di Giampilieri né di San Fratello. Ed anche lì siamo fermi per questi motivi. Qui ancora non ci hanno dato nulla dei 30 milioni che abbiamo messo a disposizione dei fondi Per Fas. Dei 15 che ci doveva dire il dipartimento del fondo nazionale di protezione civile ce ne hanno dati 11, quindi noi più che scrivere lettere e cercare in tutti i modi di convincerli a darci una mano al più presto non possiamo fare. Sono pochi 24 milioni ma servono a combattere alcune emergenze e alcune situazioni ormai insostenibili perché se non si riparano alcuni argini, non si fanno alcuni interventi di somma urgenza, può capitare di nuovo qualche evento grave, importante e rischiare la vita dei cittadini”.

La conclusione è dedicata alla domanda che tutti si pongono: “Quando arriveranno gli altri soldi dell’ordinanza?”. La replica di Lo Monaco è laconica: “A questo non so rispondere”.

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