Coronavirus

App “Sicilia SiCura”: più critiche che plausi. Il Pd: A che serve e quanto è costata?

In funzione dall’1 luglio, presentata in pompa magna dall’ex direttore della Protezione civile Guido Bertolaso, l’app “Sicilia SiCura” ha finora ricevuto più critiche che plausi. Tempostretto ha provato ad usarla e ci stiamo ancora chiedendo che tipo di utilità abbia se non quella di una schedatura dei turisti. Dopo l’interrogazione della deputata Marianna Caronia, a puntare il dito è adesso il Pd.

Il Pd: a che serve?

“Qual è la reale funzione dell’app SiciliaSiCura? A chi è stato affidato l’incarico di progettazione ed implementazione operativa, e quale è stato il costo sostenuto?” si chiedono i deputati dem che hanno presentato una interpellanza all’Ars.

L’interrogazione

Chiunque entri in Sicilia e non è residente o domiciliato nell’isola – si legge nell’interrogazione – è tenuto a scaricare questa app che presenta numerosi problemi di funzionamento, basta vedere la mole di recensioni negative degli utenti pubblicate sulla piattaforma per rendersene conto. Oltretutto non è chiaro quale sia la reale funzione dell’app SiciliaSiCura. Se l’obiettivo fosse stato il tracciamento degli eventuali positivi al Covid19 sarebbe bastato ‘imporre’ ai turisti di scaricare l’app ‘Immuni’ raccomandata dal Ministero della Salute rafforzandone in tal modo la diffusione. Se invece l’obiettivo è il monitoraggio degli ingressi nella Regione sarebbe bastato mantenere l’obbligo di registrazione al sito, senza onerare ulteriormente il turista di una procedura che si è rivelata in molti casi complessa e farraginosa“.

Un doppione

Insomma al momento sembra un “doppione” sia di Immuni che del registro già esistente dai tempi del lockdown. Non agevola in alcun modo il turista che semmai avrebbe anche gradito sapere dalla Regione, giusto per fare un esempio, quali sono le offerte e le agevolazioni che l’isola offre in questo periodo post-Covid. Non c’è ancora una piattaforma in tal senso e finora più che sporadici annunci di sostegno al turismo non c’è nulla di concreto. Le imprese siciliane in ginocchio avrebbero bisogno di ben altro.