Va in scena “Artists Ensemble”. Artisti uniti per Missione Kenya

Si respirava l’aria del grande evento ieri sera al PalAntonello di Messina. Tra musiche e danze, è andato in scena lo spettacolo Artists Ensemble a favore di “Missione Kenya”, la piccola Ong nata dall’impegno dei volontari del Centro Cristiano Efraim con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita a Kasue, un piccolo villaggio nel cuore del Kenya.

L’iniziativa di ieri è l’ultimo atto (in ordine di tempo) del progetto. Una serata di beneficenza interamente dedicata al completamento di una clinica che si occuperà prevalentemente di donne e bambini.

«Noi speriamo semplicemente di trasmettere un messaggio», dice Umberto Silipigni, responsabile della missione. «Vorremmo che la gente prendesse a cuore Missione Kenya perchè Messina è già in Kenya. Vi è entrata in punta di piedi, senza clamore».

Sul palco del Palacultura si sono esibiti gli artisti del Balletto dello Stretto di Mimma Cubeta, del Centro Danza di Genny Ruggeri e del Centro Formazione Danza di Milena Freni.

Hanno contribuito al successo della serata anche Christian Gravina, accompagnato in una delle sue performance da Riccardo Ferro, e il Quartetto Atipico Danzarin. Presente David Carfì, autore delle musiche di alcune coreografie rappresentate. Nel corso della serata, i volontari di Missione Kenya hanno acceso i riflettori sul vissuto quotidiano degli abitanti di Kasue, intervallando le performance artistiche a seri momenti di riflessione sulla povertà e sulla disuguaglianza sociale a livello globale.

Dal 2012, la Onlus messinese si prodiga per alleviare le sofferenze della popolazione di Kasue grazie alla generosità dei messinesi, alla passione dei suoi volontari e al sostegno della Guardia Costiera. Negli anni Missione Kenya ha raggiunto diversi obiettivi, tra cui la realizzazione di un pozzo e l’adozione a distanza di decine di bambini.

A dicembre, nel corso dell’ultimo evento di beneficenza, Silipigni aveva detto: «abbiamo un progetto: trasferire arredi e materiale sanitario a Kasue, e non è semplice. Occorre affitare un container, pagare per il trasporto su una nave diretta a Mombasa (città costiera del Kenya), e da lì, affidarsi al trasporto gommato verso Kasue. Il costo complessivo dell’operazione si aggira intorno a 9 mila euro. Non una cifra enorme, ma comunque impegnativa per la piccola comunità di Missione Kenya». Adesso il container è arrivato. Grazie alla somma raccolta quella sera, Missione Kenya lo ha acquistato.

A spingere la macchina della solidarietà contribuisce anche Palermo. Il Rotary Club del capoluogo siciliano si è impegnato a fornire strumentazione sanitaria, arredi ed apparecchiature che potranno essere caricate e inviate a Kasue dove, prima dell’arrivo dei volontari di Missione Kenya, buona parte della popolazione non si era mai sottoposta a una visita medica. «Il viaggio in mare dura 40 giorni e noi speriamo che entro maggio [il container] sia pieno», commenta Silipigni. «Una volta inviato, ci auguriamo che il materiale arrivi a Kasue entro agosto».

La realizzazione di una clinica ostetrica e pediatrica è l’obiettivo su cui la onlus messinese si sta concentrando. Gastroenterite, infezioni sono alcune delle patologie che affliggono la popolazione di Kasue, come emerge dai racconti di Leone Albanese e Ida Godano, due volontari della missione che in estate hanno trascorso due settimane a Kasue.

Missione Kenya ha già fatto tanto ma molto resta ancora da fare. I volontari continuano a ringraziare donatori e benefattori per i loro gesti di solidarietà e si appella ancora una volta alla generosità dei messinesi. Basta poco. Attraverso una donazione al Centro Cristiano Efraim Onlus (IBAN: IT43H0103016509000001368604; causale: Missione Kenya), si potrà contribuire a coprire le spese di trasporto del container, sostenendo un progetto di solidarietà con un gesto concreto.