Aste fallimentari, chiesta condanna di un magistrato messinese

Aste fallimentari, chiesta condanna di un magistrato messinese

Alessandra Serio

Aste fallimentari, chiesta condanna di un magistrato messinese

Tag:

martedì 09 Febbraio 2021 - 17:23

La Procura di Reggio vuole la condanna a 5 anni del magistrato Minutoli, indagato per la gestione delle aste fallimentari al Tribunale di Messina

E’ arrivata una richiesta di condanna, e due di rinvio a giudizio, per i tre indagati eccellenti sulla presunta gestione “in house” delle aste bandite dalla sezione fallimentare di Messina.

La Procura di Reggio Calabria ha chiesto la condanna a 5 anni per il giudice Giuseppe Minutoli, che ha scelto il rito abbreviato, e il processo per l’ex direttore della Dia di Messina Letterio Romeo e l’imprenditore del settore food&beverage Gianfranco Colosi.

Il giudice per l’udienza preliminare Alessandro Borselli deciderà il prossimo 15 febbraio, dopo aver ascoltato anche i difensori, gli avvocati Carlo Autru Ryolo, Donatella Cuomo e Alberto Gullino.

L’indagine risale a cinque anni fa circa e venne fuori mentre a Messina si tenevano sott’occhio Luigi Tibia nell’operazione Totem. Ascoltando le conversazioni del curatore dei beni di Tibia e spulciando tra le carte delle attività di Colosi, gli investigatori incapparono nei contatti per avviare una società con la quale acquistare e gestire immobili alle aste del Tribunale di Messina. Gestione irregolare, secondo gli inquirenti di Reggio Calabria, perché prevedeva la partecipazione di familiari del giudice che se ne occupava e di un dirigente della Dia di Messina.

Tutti e tre si sono sempre difesi rivendicando la regolarità del loro operato e spiegando che il progetto non fu mai avviato, si trattò di semplice “chiacchiericcio”. Ora toccherà al GUP Borselli concludere il vaglio preliminare emettendo un primo verdetto sulla vicenda.

Il magistrato, il colonnello dei carabinieri e l’imprenditore sono indagati per un unico caso di corruzione, legata proprio alla costituzione della società – mentre le altre ipotesi sono state archiviate, così come le posizioni di altri 4 indagati iniziali.

Un commento

  1. … Ovvio saranno intoccabili…. Sbatteteli dentro e buttate la chiave!!!! Corrotti bastar….. Cercano di arricchirsi sempre di più sulla povera gente.. GENTE DI LEGGE… VERGOGNA!!!!!!VI AUGURO IL PEGGIO….. E MI STO LIMITANDO CO’ I TERMINI

    1
    1

Rispondi a Paoloarena Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007