6mila multe in più, 13mila messinesi sul bus notturno, più biglietti venduti: i 5 mesi di Foti

6mila multe in più, 13mila messinesi sul bus notturno, più biglietti venduti: i 5 mesi di Foti

Francesca Stornante

6mila multe in più, 13mila messinesi sul bus notturno, più biglietti venduti: i 5 mesi di Foti

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giovedì 16 Ottobre 2014 - 17:41

Il direttore Giovanni Foti ha raccontato i suoi primi cinque mesi di lavoro in via La Farina attravero i numeri. Multe, biglietti, gratta e sosta, il trend è positivo. Da Palermo la buona notizia di un finanziamento per acquistare 40 bus nuovi euro 6 entro il prossimo anno.

Il vento sta cambiando. O almeno i numeri sembrano dire questo. Per tracciare dei bilanci è ancora troppo presto, ma allo stesso tempo riuscire ad avere una fotografia positiva che lascia sperare di essere sulla strada giusta è sicuramente un buon punto di partenza e una discreta iniezione di fiducia. Fino ad oggi non si è mai esposto molto il direttore dell’Atm Giovanni Foti, prima di parlare vuole centrare risultati e si sbilancia poco su progetti e obiettivi. Ha atteso di avere dei numeri che parlassero dell’azienda e di questi cinque mesi di lavoro in una delle società più disastrate di Palazzo Zanca.

C’è un’inversione di trend che ci fa capire che il lavoro che stiamo svolgendo va nella giusta direzione, siamo ancora lontani dalla meta, ma credo che quanto fatto fino ad oggi si inizi a toccare con mano” ha detto Foti durante la conferenza stampa che ha sancito il gemellaggio tecnologico tra Messina e Torino sul fronte della mobilità. L’accordo con l’azienda di trasporti torinese GTT è stata effettivamente volano per risollevare l’Atm di via La Farina dalle sabbie mobili in cui è rimasta sepolta per anni. i 15 bus giunti in città in meno di due mesi, l’aiuto per manutenzioni e pezzi di ricambio, la forza in termini di credibilità che questa partnership ha portato all’azienda messinese, sono tutti i fattori del percorso che il Sindaco Accorinti, l’assessore Gaetano Cacciola, il commissario speciale Domenico Manna e naturalmente il manager “in prestito” da GTT Giovanni Foti hanno deciso di compiere mettendo insieme esperienza e voglia di scommettere.

Non a caso, l’assessore alla Mobilità di Torino, Claudio Lubatti, da questa prima tappa messinese porterà in Piemonte “il coraggio dell’innovazione” che ha toccato con mano a Palazzo Zanca. “Ciò che sta facendo questa amministrazione è la dimostrazione che le cose possono realizzarsi sul serio, anche in situazioni difficili e complicate come può essere quella messinese. GTT ha mandato uno dei suoi uomini migliori ma qui c’è un’amministrazione che ha voglia di impegnarsi e garantire quella copertura politica necessaria per mettere in campo servizi a misura di cittadini e delle esigenze del territorio”.

Ed effettivamente, stando ai numeri forniti dal Direttore Foti e dall’assessore Cacciola, il trend sembra davvero positivo. Partiamo da quelli che riguardano la vendita e di conseguenza quanto vale il servizio offerto. Il direttore Foti ha monitorato la situazione da giugno a settembre, cioè dal suo arrivo in via La Farina ad oggi e le cifre sembrano incoraggianti.

Gratta e sosta: a giugno 2013 erano entrati in cassa 189.907 euro contro i 182.058 euro del giugno 2014, dunque minori vendite. Ma già da luglio la situazione cambia perché vediamo che lo scorso anno l’incasso era stato di 189.757 euro contro i 200.283 euro del 2014, ad agosto 99.667 euro contro 110.433 euro e a settembre 202.558 euro contro 226.990 euro. Dunque è aumentata la vendita dei gratta e sosta, in questi cinque mesi di confronto compare un +5,5% di incasso. Un trend che si rivela positivo anche rispetto ai primi mesi di questo anno, quando le cifre mostravano una situazione decisamente negativa rispetto agli anni scorsi. Basti pensare che nel mese di gennaio per esempio l’Atm ha introitato 218 mila euro, mentre a gennaio 2013 erano stati 241 mila euro(vedi articolo correlato).

Biglietti e abbonamenti: sul fronte dei titoli di viaggio a far crescere il numero dei biglietti venduti è sicuramente l’aumento dei mezzi in circolazione. Sta crescendo la fiducia dei cittadini nei confronti di un servizio che inizia a dare segnali di miglioramento e normalità, sono state messe in campo iniziative che incentivano l’acquisto, come la vendita a bordo ai capolinea, i prossimi passi saranno il potenziamento della rete vendita e probabilmente nuove politiche tariffarie. Al momento però vediamo cosa dicono i numeri. Anche per i biglietti, la vendita a giugno 2013 era stata più alta, 103.067 euro contro i 92.898 del 2014. Il mese dopo però cambia la musica e vediamo che si passa dai 106.581 euro di luglio 2013 ai 110.478 euro di luglio 2014, dai 76.725 di agosto 2013 ai 84.155 di luglio 2014, dai 122.867 di settembre 2013 ai 130.886 euro di settembre 2014. Un buon dato si registra sugli abbonamenti, indicativo ciò che accade proprio nel mese di settembre, quindi con il rientro a lavoro e a scuola dopo le vacanze. I messinesi che si abbonano crescono e in cassa entrano 34.620 contro i 29.890 dell’anno scorso. Numeri che anche in questo caso ribaltano l’andamento dei primi mesi dell’anno, quando si era registrato un crollo rispetto agli anni scorsi, sia sulla vendita dei biglietti che sugli abbonamenti.

Capitolo multe: sono questi forse i numeri più interessanti e che testimoniano il cambio di governance all’interno dell’azienda, soprattutto per quanto riguarda le nuove direttive che sono state date al personale. Il direttore ha infatti costituito squadre di controllo, ha inserito i principi di responsabilità diretta e sta lavorando su un generale cambio di mentalità all’interno dell’azienda di via La Farina. E a quanto pare sta funzionando. Il botto sulle multe arriva un mese fa: nel settembre 2013 i verbali avevano portato in cassa 1.044 euro, a settembre 2014 c’è il boom e l’incasso schizza a 4.740 euro. Una crescita graduale da giugno ad oggi che regala un +148,8% di multe in più rispetto al periodo giugno-settembre dello scorso anno.

Sul fronte della vendita sembra dunque esserci finalmente un segnale positivo. Questo dipende sicuramente dal fatto che in questi mesi sono aumentati i bus in linea, oggi se ne contano circa 41 al giorno e nel giro di una decina di giorni si aggiungeranno gli 8 in mezzi acquistati dall’Atm di Milano. Si lavora anche per incrementare il tram, ad oggi sono sei le vetture in servizio e nel giro di un mese si conta di metterne in funzione altre due.

Poi c’è la grande novità portata dall’assessore Cacciola direttamente da Palermo: la prossima settimana la Regione formalizzerà un finanziamento che di 2.4 milioni di euro di fondi Pac che si vanno ad aggiungere ad altre somme che fanno un gruzzoletto che oscilla sui 10 milioni di euro che consentiranno di acquistare entro la fine del 2015 40 nuovi bus euro 6, mezzi di ultimissima generazione. Si tratta di 8 milioni di un vecchio finanziamento del Ministero Ambiente che dovevano servire per i famosi bus a metano, di 1,2 milioni per la mobilità e di altri residui che derivano da fondi dedicati ai trasporti. Ciò che significa che tra 12 mesi circa l’Atm potrebbe essere davvero un’azienda di trasporti efficiente, in grado di offrire un servizio reale di trasporto pubblico locale e soprattutto di reggersi sulle sue gambe. Quest’ultimo punto è uno dei capisaldi del Contratto di servizio tra Comune e azienda che è ormai prossimo alla firma e che definirà nel dettaglio i rapporti tra Palazzo Zanca e la sua azienda speciale in tema di trasporto locale.

Ciò che in questo momento interessa all’assessore Cacciola e al direttore Foti è rilanciare il servizio. Poi si penserà alla società, verranno anche progetti più ambiziosi per ampliare il ventaglio dei servizi resi alla città. C’è intanto l’esperimento del bus estivo notturno che fa ben sperare che anche i messinesi siano orientati verso nuovi sistemi di mobilità cittadina. Nei due mesi di agosto e settembre le due linee istituite verso le zone nord e sud della città hanno trasportato 13.042 passeggeri, con 6.232 biglietti venduti. Più di tredicimila messinesi hanno lasciato le auto a casa e nelle ore notturne si sono spostati con i bus Atm, un netto passo in avanti rispetto allo scorso anno, quando i messinesi che da luglio a settembre avevano usato il bus notturno erano stati 5.000.

I numeri sono incoraggianti. La voglia di fare c’è. Torino sarà a fianco di Messina. Questi primi cinque mesi dettano il passo, la strada è lunga, non mancano critiche e segnalazioni, come quella che arriva dai consiglieri della V Circoscrizione, Franco Laimo e Orazio Polimeni, che chiedono che fine abbia fatto la riattivazione delle linee 51 e 76 relative rispettivamente alle zone "San Jachiddu" e “Panoramica”. Dare risposte subito a tutti è impossibile, si lavora contemporaneamente su tanti fronti perché è necessario incidere su ogni aspetto dell’azienda. Ciò che oggi si chiede con un velo di amarezza Foti è come sia stato possibile ridurre così l’Atm, dopo cinque mesi in via La Farina non si capacita di come si sia potuto tollerare un tale abbandono dell’azienda. Era un malato terminale, oggi forse è stata trovata la giusta cura e si intravedono i primi miglioramenti.

Francesca Stornante

10 commenti

  1. Nelle città civilizzate il cittadino che usufruisce di un servizio paga regolarmente il biglietto e lo oblitera anche in assenza del controllore e chi ne è sprovvisto viene multato senza proferire alcuna parola, poiché in torto.
    Bravo Sig. Foti…continui così

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  2. Nelle città civilizzate il cittadino che usufruisce di un servizio paga regolarmente il biglietto e lo oblitera anche in assenza del controllore e chi ne è sprovvisto viene multato senza proferire alcuna parola, poiché in torto.
    Bravo Sig. Foti…continui così

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  3. Complimenti Renato.
    È per questo genere di iniziative che la gente ti ha votato.
    Non perdere la rotta.

    Salvatore

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  4. Complimenti Renato.
    È per questo genere di iniziative che la gente ti ha votato.
    Non perdere la rotta.

    Salvatore

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  5. Ecco leggo una bella notizia.. sicuramente non leggo lamentele ma fatti!

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  6. Ecco leggo una bella notizia.. sicuramente non leggo lamentele ma fatti!

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  7. Ma dei gratta e sosta da 0,50 cent. introvabili nelle rivendite non ne parla nessuno!
    Dott. Foti non voglio pensare che si tratta di speculazione da parte dell’ATM!

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  8. Ma dei gratta e sosta da 0,50 cent. introvabili nelle rivendite non ne parla nessuno!
    Dott. Foti non voglio pensare che si tratta di speculazione da parte dell’ATM!

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  9. Che silenzio assordante la mancanza dei soliti denigratori!
    Forse mancano loro gli argomenti, oppure stanno riflettendo per trovare, comunque, qualcosa di negativo?

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  10. Che silenzio assordante la mancanza dei soliti denigratori!
    Forse mancano loro gli argomenti, oppure stanno riflettendo per trovare, comunque, qualcosa di negativo?

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