Due ragazzi sono stati colti da malore ed è stato chiamato il 118. La dirigente dell'Istituto "Caminiti-Trimarchi" ha inviato la richiesta di un intervento urgente alla Città metropolitana. Basile: "Abbiamo saputo venerdì, ci siamo subito attivati. Lunedì arrivano i tecnici"

S. TERESA DI RIVA – “Le aule sono strette e sovraffollate, facciamo lezione senza aria condizionata, in un… forno. Con il caldo degli ultimi giorni la situazione è diventata insostenibile. Il problema è serio”. E’ il coro unanime degli studenti dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” di S. Teresa di Riva, i cui locali sorgono nella centale piazza V Reggimento Aosta ed ospitano i licei classici e scientifico. Venerdì sono intervenuti anche i sanitari del 118 per dare soccorso a due ragazzi colti da malore. Gli studenti sostengono che il problema è legato “all’inadeguatezza della struttura scolastica, alle aule di dimensioni decisamente piccole in proporzione al numero di studenti. Se ciò si aggiunge che non vi è aria condizionata, si comprende come sia impossibile fare lezione”.
A ciò andrebbe aggiunta “la mancanza di acqua potabile e la presenza di pochi distributori d’acqua, importanti se la temperatura rasenta i 35 gradi che spesso si raggiunge nelle aule”. La scuola al Caminiti-Trimarchi è iniziata l’11 settembre, con due giorni di anticipo rispetto al resto della Sicilia. La delicata questione è già sul tavolo del sindaco della Città metropolitana di Messina, Federico Basile, al quale ha inviato venerdì scorso una richiesta urgente legata all’installazione di nuovi climatizzatori e al potenziamento della linea elettrica dell’edificio.
Al contempo è stata evidenziata la grave situazione di disagio in cui versano gli studenti. Basile si è attivato immediatamente. “Non appena ricevuta la richiesta – spiega il sindaco metropolitano – ho immediatamente contattato la dirigente, che mi ha confermato l’invio del documento. Lunedì andranno i tecnici per comprendere sul campo quale sia la situazione. Con le comunicazioni nei tempi – prosegue Basile – i problemi tendiamo a risolverli. Detto questo, sappiamo che il comparto scolastico è impegnativo per tutte le realtà di cui ci occupiamo. In ogni scuola ci sono difficoltà e peculiarità individuali. Ripeto, da lunedì ci attiveremo rispetto alla comunicazione che ci è arrivata solo venerdì. Ma siamo sicuri che quello che è accaduto non deve accadere”.