2.000 case per finire il risanamento. Proposte di vendita fino al 21 settembre

2.000 case per finire il risanamento. Proposte di vendita fino al 21 settembre

Marco Ipsale

2.000 case per finire il risanamento. Proposte di vendita fino al 21 settembre

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giovedì 09 Agosto 2018 - 04:54

La giunta Accorinti riuscì ad acquistare 39 case in cinque anni, De Luca vuole acquistarne duemila in due mesi. Chi vuole vendere la propria casa può avanzare la propria manifestazione d'interesse entro il 21 settembre

La bozza di avviso pubblico sarà approvata oggi dalla giunta comunale. Riguarda le modalità di acquisizione e le caratteristiche dei duemila immobili, prioritariamente nei villaggi, da acquistare per completare lo sbaraccamento a Messina. Da una prima sommaria stima espressa dagli esperti di settore, in città risultano circa 30mila alloggi non utilizzati, di cui circa 8mila con le caratteristiche specifiche per la risoluzione della questione.

Le manifestazioni di disponibilità dovranno essere inoltrate entro il 21 settembre 2018. I rogiti, con la complessiva documentazione richiesta dall'avviso per la compravendita, dovranno essere stipulati entro il 15 ottobre 2018.

Se in un primo momento aveva pensato di far fronte all'emergenza baracche prendendo case in affitto, ora il neo sindaco Cateno De Luca segue l'idea del suo predecessore Renato Accorinti. Ma mentre la vecchia amministrazione riuscì ad acquistare appena 39 case in cinque anni coi 5 milioni arrivati dalla Regione (anzi neppure quelle perché c'è in atto un contenzioso giudiziario), la nuova crede di poterne acquistare duemila in due mesi, recuperando dalla Regione e dai fondi europei 100 milioni.

Il sindaco De Luca ha invitato tutta la deputazione messinese, sia quella all'Assemblea regionale sia quella in Parlamento, ad un incontro lunedì 13 agosto alle 11 nella sala Falcone e Borsellino di Palazzo Zanca. L'obiettivo è giungere a una "ordinanza contingibile ed urgente per lo sgombero e la demolizione di tutte le strutture abitative che insistono negli ambiti di risanamento per motivi di igiene e sanità pubblica". "Comprendo che tanti colleghi parlamentari magari saranno in ferie – dice il sindaco – ma noi abbiamo tempi stretti".

2 commenti

  1. MessineseAttenta 9 Agosto 2018 06:12

    Sono stato facilissimo profeta, quando ho scritto che l’ordinanza di demolizione delle baracche era tutto un polverone, un misero e squallido bluff, per cercare di spillare soldi allo Stato.
    L’homo flumedinensis sa benissimo che il Governo non scucirà un centesimo (il decreto milleproroghe approvato ieri taglia TUTTI i fondi ai Comuni per le aree periferiche, visto che si sono da finanziare la flat tax ed il reddito di cittadinanza).
    In questo modo potrà sempre gridare alla persecuzione ed ai bastoni nelle ruote.
    De Luca è un demagogo della peggiore specie, che, come Accorintintin, finirà nella polvere.
    De Luca è la giusta punizione per una cittadinanza che pensa che tutto gli sia dovuto, vegetando con la gamba a cavallo.
    Peddire!!!

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  2. Giusto togliere le baracche non ho capito dove vanno a finire le famiglie? Mi auguro che abbia fatto un censimento e controllato i redditi di ogni famiglia prima di proclamare il vento.

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