Assenteismo allo Iacp, chiesti dalla Procura 81 rinvii a giudizio

Su 96 dipendenti dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina, 81 erano assenteisti. Ottantuno dipendenti che dovranno rispondere di falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Quattro di loro a dicembre finirono ai domiciliari perché si sono assentati per oltre 12 ore dal posto di lavoro. Uno dei quattro arrestati ha cumulato 90 ore di assenza in un solo mese. Due settimane intere. Per 54 dipendenti scattò l’obbligo di firma nella caserma dei Carabinieri. Altri 23 furono denunciati a piede libero per essersi assentati ingiustificatamente per meno di due ore e mezzo. Oggi il Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Antonio Carchietti hanno chiesto al gip Daniela Urbani il rinvio a giudizio di 81 persone. Le indagini, avviate nel gennaio dell’anno scorso e concluse a settembre hanno preso in esame 35 giorni lavorativi a partire dal 14 febbraio. Una telecamera nel locale dove c’erano i lettori dei badge ha accertato come i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, o uscire per dedicarsi a faccende personali. C’era chi andava al bar, altri passeggiavano per le vie dello shopping insieme ai colleghi. In altre occasioni la pausa per il pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore e qualcuno, dopo il pranzo, sceglieva di non tornare proprio dietro la scrivania.