Barcellona. L’ex-centrale del latte diventerà un centro per attività ricreative. Stipulato il contratto con la Co.Ant. srl

Barcellona. L’ex-centrale del latte diventerà un centro per attività ricreative. Stipulato il contratto con la Co.Ant. srl

Barcellona. L’ex-centrale del latte diventerà un centro per attività ricreative. Stipulato il contratto con la Co.Ant. srl

giovedì 26 Novembre 2009 - 23:14

È prevista un’opera di ristrutturazione e riadattamento dell’edificio che rientra in un progetto più ampio di riqualificazione urbana e sociale di aree degradate della città.

L’ex-centrale del latte di Sant’Antonio diventerà un centro per attività ricreative. Mercoledì mattina, a Palazzo Longano, è stato infatti stipulato il contratto tra il comune e la ditta Co.Ant. srl di Mussomeli (Caltanissetta), vincitrice dell’appalto. L’opera, che prevede la ristrutturazione e il riadattamento dell’edificio, rientra nel piano di fattibilità generale ed è finanziato con i fondi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per un importo a base d’asta di 863.000 euro. La progettazione e la direzione dei lavori è stata affidata all’ing. Domenico Crinò e agli architetti Giuseppe Grasso e Francesco Messina (Studio Bodar Bottega d’Architettura). Responsabile unico dell’intervento è invece l’ing. Orazio Mazzeo.

La Centrale del Latte fu costruita nel 1952 nel quartiere di Sant’Antonio, all’incrocio tra la via Stretto Garrisi e la via Stretto Saia D’Agri. Destinata alla raccolta, alla lavorazione e alla distribuzione del latte, per la sua particolare ubicazione, negli anni ha fatto da cerniera tra il tessuto urbano e quello rurale. Sulla base della descrizione dei progettisti, l’attuale struttura, ormai in stato di degrado, è costituita dalla giustapposizione di tre corpi, che rappresentano tre diverse epoche di costruzione e tre diversi modi di concepire l’industria casearia e il suo funzionamento. Per questo motivo, il manufatto riveste un notevole interesse storico e architettonico. La trasformazione dell’edificio – come spiegano nella loro relazione i progettisti – rientra in un progetto più ampio di riqualificazione urbana e sociale che investe diverse aree degradate della città. E in particolare, il manufatto, che appartiene da mezzo secolo al quartiere di Sant’Antonio e costituisce una presenza consueta al suo interno, una volta riadattato, servirà da collettore urbano e da propulsore nella restituzione di un’identità sociale al quartiere stesso.

Per la sua conformazione architettonica e urbana, la Centrale del Latte si adatta molto bene a divenire un edificio pubblico. Il progetto prevede la realizzazione di una sala polifunzionale e di rappresentanza, provvista di 150 posti, una sala espositiva con laboratori artistici e artigianali, una sala lettura con archivio annesso, una sala giochi, una sala multimediale e un patio. Un’ala sarà, invece, riservata a tutte le attività di servizio, con ambienti amministrativi, un’infermeria e una caffetteria. Sono previsti, poi, una serie di interventi all’esterno per la realizzazione di uno slargo lastricato, di un giardino segreto con un albero da chioma, di una stanza a cielo aperto con sedute e di una fontana. Si provvederà, inoltre, al restauro di alcuni macchinari per la lavorazione casearia, da mantenere a vista, nel rispetto della fabbrica originaria.

«Si tratta di un’opera importante – afferma il sindaco Nania – che rientra nel progetto dell’amministrazione di dare una nuova centralità alle periferie urbane, come quella di Sant’Antonio».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007