Barcellona. Palazzo Longano. Torre (Mpa): “Non mi sento più rappresentato in Giunta”.

Barcellona. Palazzo Longano. Torre (Mpa): “Non mi sento più rappresentato in Giunta”.

Barcellona. Palazzo Longano. Torre (Mpa): “Non mi sento più rappresentato in Giunta”.

martedì 27 Aprile 2010 - 18:32

La dichiarazione arriva su provocazione di Trifilò (Udc). Approdata in consiglio con un anno e mezzo di ritardo la relazione semestrale del difensore civico.

In tempi di equilibri politici precari si respira aria di incertezza anche nell’aula consiliare di Palazzo Longano. Un’incertezza che si ripercuote pure sull’attività politica ordinaria, e giustifica interventi inaspettati, come quello di ieri del consigliere Gaetano Torre (Mpa). In apertura di consesso, il consigliere ha chiesto notizie sulla Commissione per le Pari Opportunità che il sindaco Nania si era impegnato a costituire, ma che necessitava – per divenire operativa – di un regolamento finora mai approdato in aula. Assente il sindaco, lapidaria è stata la risposta della vicesindaco Antonietta Amoroso: «Io ho assolto il mio compito. Il regolamento è stato rivisto. Non so altro». Ma la questione non si è chiusa qui. L’inaspettata richiesta di Torre non è infatti passata inosservata, e il consigliere Trifilò (Udc) non ha potuto non evidenziarne – così l’ha definita – la “contraddizione politica”. «Stupisce che Torre chieda proprio alla sua amministrazione del regolamento – ha incalzato Trifilò – . Il suo partito non è forse rappresentato da ben due assessori in giunta?». Messo alle strette, il consigliere dell’Mpa, non ha smentito le “voci di corridoio” che vedrebbero Benvegna passare tra le fila del Pdl. E in un clima così incerto – ha infine ammesso – «non mi sento più rappresentato anche perché Accetta, l’altro assessore, è stato eletto non con noi, ma nelle fila di “Sicilia Vera”».

Superato il botta e risposta tra Torre e Trifilò, il consesso è poi proceduto e, tra un’interrogazione e l’altra, si è giunti alla presentazione della relazione semestrale del difensore civico, l’avvocato Domenico Floramo. Un momento che si attendeva da tempo, visto che la relazione oggetto di analisi è tutt’altro che recente (comprende i mesi tra giugno e dicembre del 2008). L’avvocato Floramo ha chiarito quale sia il suo ruolo in qualità di difensore civico: mediatore tra amministrazione e cittadinanza, deve agire in maniera del tutto autonoma dagli organi amministrativi e anzi ha il dovere di intervenire qualora vi fossero abusi, disfunzioni, carenze o ritardi da parte dell’amministrazione stessa. Una figura, la sua, che peraltro non avrà seguito visto che la riforma degli enti locali ne ha prevista la soppressione. La relazione, suddivisa in tre parti (la prima inerente alla natura del suo compito, la seconda all’attività svolta nel semestre indicato, la terza concentrata su aspetti critici dell’amministrazione, in parte superati – ha specificato l’avv. Floramo – nel tempo intercorso tra la stesura e la presentazione) è stata così presentata al consiglio. Il consigliere Presti (Pd) ha quindi dichiarato: «Voglio ringraziare il difensore civico perché non ha inteso il suo ruolo come antisindaco ma come avvocato difensore dei cittadini. E mi auguro – ha poi aggiunto – che sia sempre presente come spettatore attento e come occhio dei cittadini». Il consigliere Pirri (La Destra) ha invece sollevato una serie di questioni di interesse civico, sollecitando, in merito, il difensore ad una presenza costante.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007