Barcellona. Il presidente dell’Ato Me2 assicura: «L’Ato non chiederà ai cittadini i conguagli della Tia»

Barcellona. Il presidente dell’Ato Me2 assicura: «L’Ato non chiederà ai cittadini i conguagli della Tia»

Barcellona. Il presidente dell’Ato Me2 assicura: «L’Ato non chiederà ai cittadini i conguagli della Tia»

mercoledì 11 Novembre 2009 - 14:47

La tariffa per l’anno 2010 andrà invece approvata dai consigli comunali. Al via il progetto della raccolta differenziata che consentirà di dimezzare la quantità di rifiuti scaricati annualmente. Va risolto il contenzioso con la Gesenu.

Ieri sera nell’aula consiliare di Palazzo Longano si è tenuto il già annunciato confronto tra il presidente dell’Ato Me2, Salvatore Re, e i consiglieri comunali di Barcellona. Un primo problema da risolvere riguardava la gestione dei conguagli della Tia (Tariffa di igiene ambientale), che attualmente risultano sospesi fino al 31 dicembre 2009. In merito alla questione, ha assicurato il presidente dell’Ato, «ai cittadini non verrà addebitato alcun conguaglio». Per il momento la sospensione verrà prorogata di sei mesi o di un anno nell’attesa di trovare una manovra tecnica che consenta di revocare fatture già iscritte al bilancio e quindi non facilmente annullabili. «In base alla delibera della Corte Costituzionale, la tariffa di igiene ambientale per l’anno 2010 dovrà essere, invece, stabilita e approvata – ha ribadito il presidente dell’Ato – dai consigli comunali». La tariffa – ricordiamo – è composta da una parte fissa, determinata in base alle componenti essenziali del costo del servizio, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti raccolti. A tal proposito – ha spiegato ancora il presidente – in una prima fase «opereremo solo sulla parte variabile della tariffa. Questo significa che chi produce più rifiuti pagherà di più. Quando, invece, decollerà il servizio di raccolta differenziata, saremo in grado di effettuare valutazioni di tipo qualitativo, agiremo quindi sulla quota fissa, dalla quale trarranno beneficio i cittadini più diligenti». Re ha, inoltre, dichiarato di voler avviare in tempi brevi il progetto della differenziata che, secondo le stime, comporterà annualmente una riduzione di rifiuti destinati alla discarica da 100.000 a 50.000 tonnellate e un consistente abbassamento dei costi della Tia. La Riforma degli Ato, su cui si sta discutendo a livello regionale dovrà, però, tener conto – ha sottolineato ancora il presidente – delle condizioni deficitarie in cui versano attualmente queste società d’ambito. In merito agli accordi stipulati con la Gesenu, Re ha poi dichiarato che la ditta perugina non sta rispettando gli obblighi assunti, poiché non sta fornendo importanti servizi come quello della raccolta differenziata, causando così ulteriori problemi all’Ato. «Il contenzioso con la Gesenu – ha affermato ancora Re – sarebbe già stato risolto se l’Ato avesse preso subito provvedimenti seri contro la ditta appaltatrice». In ogni caso, con o senza la Gesenu – ha ribadito nuovamente il presidente – nel giro di due mesi il progetto della differenziata avrà inizio. A proposito delle perplessità avanzate dal consigliere Torre sui termini del contratto Ato-Gesenu che lo avevano spinto, con l’appoggio di altri consiglieri, a chiedere questo incontro, Re ha infine assicurato che la ditta perugina è tenuta a garantire, senza alcuna eccezione, il servizio di igiene ambientale su tutto il territorio.

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