Un progetto che farebbe di Barcellona la sede di uno dei più grandi insediamenti commerciali della Sicilia.

Ieri sera il consiglio comunale ha approvato il tanto atteso progetto che prevede la realizzazione di un megaparco commerciale a Barcellona. Dimenticate le perplessità che avevano caratterizzato lo scorso consesso, durante il quale, nell’agitazione generale, si era alla fine optato per rinviare la trattazione del punto, ieri si è invece votato senza alcun indugio. Il piano particolareggiato è stato approvato con 22 voti favorevoli e un solo astenuto, il consigliere Presti. Si tratta di una megaopera che dovrebbe fare di Barcellona la sede di uno dei più grandi insediamenti commerciali della provincia e dell’intera regione. Il parco commerciale dovrebbe sorgere su 18,4 ettari di terreno, in contrada Siena. Il progetto prevede la realizzazione di grandi magazzini, negozi per la vendita al dettaglio, centri ludici e ricreativi, strutture ricettive e residenziali, parcheggi e attività del terziario. Il megapiano, progettato dall’arch. barcellonese Mario Nastasi per conto della G.D.M. di Reggio Calabria, non sarà realizzato da quest’ultima, che ha rinunciato, bensì dalla Dibeco s.a.s. di Barcellona, proprietaria dei terreni di contrada Siena e subentrata nella titolarità della concessione edilizia. Il piano particolareggiato, prima di giungere in aula, aveva già ottenuto l’approvazione della III commissione, dopo essere stato studiato – come ha sottolineato il consigliere Materia – con scrupolo per più di un mese. Oggetto di discussione del consesso è stata inoltre la liquidazione dell’Ente di Sviluppo Agricolo (Esa), sulla quale si sono alzate voci discordi. Il consigliere Trifilò ha poi presentato una interrogazione in cui ha chiesto di accelerare l’iter procedurale relativo all’emanazione del regolamento atto a disciplinare lo scarico e il carico delle merci davanti ad attività commerciali. Il problema si è sollevato di recente, dopo il gesto clamoroso di un commerciante barcellonese che in segno di protesta si è incatenato alle scale di Palazzo Longano pur di ottenere la concessione. «Si tratta di un problema serio che coinvolge molti commercianti – ha dichiarato il consigliere – a prescindere dal caso particolare del signore, e che quindi occorre risolvere al più presto».