Ridimensionamenti all’ospedale “Cutroni Zodda”. Incuria anche all’O.P.G.

Vessate dai brutali tagli della spending review le strutture sanitarie dell’area barcellonese. L’operazione di rimodulazione della rete ospedaliera regionale, in linea con i nuovi criteri di contenimento della spesa pubblica, ha determinato una sfilza di tagli organici e ridimensionamenti effettivi che hanno messo a dura prova la sopravvivenza dell’ospedale di Barcellona “Cutroni Zodda”, minandone duramente la qualità e tempestività dei servizi.

Si tratta di misure applicate in totale “spregio dei cittadini titolari del diritto inalienabile alla salute – hanno spiegato in una lettera aperta il deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, On. Nino Germanà e il Consigliere Provinciale del Pdl Salvatore Coppolino – non vengono garantite neanche le cure di emergenza-urgenza e di primo soccorso”.

E’ il quadro di una realtà sostenibile che diventa ancor meno accettabile alla luce del fatto che l’Ospedale “Cutroni Zodda” rappresenta il punto di raccolta di un importante bacino di utenza perché assorbe sistematicamente le richieste degli abitanti provenienti dai piccoli centri limitrofi. Nella lettera si parla di “servizi carenti e drasticamente ridotti” per i quali viene richiesto “un prezzo troppo alto a causa del disinteresse e della scarsa incisività di una classe dirigente distratta”.

Una situazione di degrado per la quale i due politici richiedono l’adozione di misure d’urgenza che salvino la struttura ospedaliera dall’imposizione di ulteriori deficit, valorizzandone anzi le potenzialità. Ambiziosa, quindi, la presa di posizione di Coppolino e Germanà che dichiarano comunque di voler fornire il loro pieno supporto anche attraverso concrete azioni dal punto di vista politico e amministrativo.

Ma i problemi di Barcellona sono anche altri: l’incuria, la mancanza di risorse e poliziotti presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario sino alla decisione della sua chiusura che è stata anticipata alla fine del mese corrente. Una situazione già denunciata dal Sindacato Nazionale Autonomo della Polizia Penitenziaria che ha però di recente ottenuto maggiore attenzione da parte delle istituzioni nei confronti delle sorti della struttura ma soprattutto dei poliziotti in servizio presso di essa.