Bianco(RC). Percepivano buoni spesa covid senza averne diritto. Denunciati

Bianco(RC). Percepivano buoni spesa covid senza averne diritto. Denunciati

Dario Rondinella

Bianco(RC). Percepivano buoni spesa covid senza averne diritto. Denunciati

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lunedì 07 Dicembre 2020 - 13:46

Molti sono risultati avere vincoli di parentela con soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta

I militari della Compagnia Carabinieri di Bianco hanno deferito 135 persone residenti nella locride, ritenuti responsabili di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.  

I provvedimenti sono stati eseguiti in seguito ad una indagine   avviata e condotta durante tutto il periodo del primo lockdown (da aprile a giugno 2020), a seguito degli aiuti straordinari introdotti dal Governo per il periodo di emergenza sanitaria (cosiddetti “buoni spesa covid-19”).

I buoni alimentari, come noto, sono stati erogati direttamente dai Comuni alle persone e alle famiglie in difficoltà economica, per acquistare alimenti, farmaci e altri beni di prima necessità. Ciascun Comune, poi, ha avuto la possibilità di scegliere in autonomia i requisiti per la concessione del bonus, garantendo somme variabili a seconda di vari indici di valutazione e attribuendo priorità a chi non riceveva altri sostegni economici pubblici.

Gli  accertamenti effettuati dai militari della Compagnia di Bianco hanno consentito di verificare che i soggetti che hanno aderito ai rispettivi bandi comunali hanno dichiarato informazioni non corrispondenti al vero, sostenendo in generale di trovarsi in condizioni di difficoltà economica e di indigenza, nel tentativo di indurre in errore le amministrazioni comunali e ottenere così un ingiusto profitto.

I 135 soggetti sono stati pertanto deferiti in stato di libertà, per aver presentato ai Comuni domande in cui hanno attestato falsamente di possedere i requisiti previsti, al fine di ottenere indebitamente i buoni alimentari, molti dei quali sono risultati avere vincoli  di parentela con soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta.

Tra i beneficiari anche un sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza, già percettore del reddito di cittadinanza, nonché la sorella di un uomo tuttora latitante, che nello stesso mese in cui ha percepito il “buono spesa covid-19” ha anche sottoscritto buoni fruttiferi per il valore di 7.000 euro.

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