Bici a Messina, il bilancio della Fiab: "Anno di crescita, ma c'è da lavorare sulla sicurezza"

Bici a Messina, il bilancio della Fiab: “Anno di crescita, ma c’è da lavorare sulla sicurezza”

Redazione

Bici a Messina, il bilancio della Fiab: “Anno di crescita, ma c’è da lavorare sulla sicurezza”

lunedì 30 Dicembre 2024 - 16:55

Con la pedalata di domenica 29 dicembre si è chiusa l'attività per il 2024. Il presidente Murè: "Possibile avere un'alternativa all'auto"

MESSINA – La Fiab Messina Ciclabile ha chiuso il 2024 con una pedalata tra Piazza Castronovo e Villa Dante, con diverse tappe in giro per la città. A scortare il piccolo corteo è stata la Polizia municipale, ma anche l’ammiraglia del Team Nibali. Un connubio inedito, tra sport e promozione sociale, con al centro il tema della mobilità sostenibile.

Murè e Saija: “Migliorare sulla sicurezza”

Il presidente di Fiab Messina, Fabrizio Murè, ha spiegato: “Abbiamo vissuto un anno di crescita mettendo al centro delle nostre attività il tema del diritto a scegliere una mobilità alternativa all’auto, e soprattutto il tema della sicurezza, per il quale c’è ancora tanto da lavorare”. Durante la pedalata, il gruppo si è fermato davanti alla Prefettura, in Piazza Unità d’Italia. “Non solo per l’istituzione, che coordina l’osservatorio sull’incidentalità stradale – spiega il segretario di FIAB Messina Giuseppe Saija – ma anche perché la Prefettura si trova in una intersezione particolarmente critica per il traffico cittadino, tra Via Garibaldi, Viale della Libertà e Corso Cavour. Un punto che è stato tristemente segnato da due incidenti mortali negli ultimi mesi dell’anno”.

La sicurezza dei ciclisti, ma anche dei pedoni e più generalmente degli utenti della strada, è una priorità di FIAB a livello nazionale, oltre che nelle realtà territoriali in cui operano le sue associazioni. “Per il 2025 – prosegue Murè – continueremo la nostra battaglia per una ciclabilità e per una città più sicura. Serve anche un grande sforzo di aggregazione di tutte le realtà che si occupano di bici sia da una prospettiva sportiva, che di mobilità urbana o anche di cicloturismo. L’obiettivo è raggiungere una massa critica che ci consenta di avere maggiore impatto sul territorio e motivare l’amministrazione a scelte più coraggiose, ad esempio sulla riduzione della velocità e sulle politiche di moderazione del traffico”

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