Atreju propone lo scambio di libri anche in università

Il Book Sharing di Piazza Cairoli ha di certo seminato bene in questi mesi. Il progetto, "capitanato" dagli studenti universitari messinesi Paolo Pino e Roberto Scardino, portato avanti da diversi ragazzi della città dello Stretto ha lasciato un segno importante nella comunità, specialmente nella fascia giovane. Il sentiero tracciato nel quadrilatero pedonale del centro ha ispirato anche le aule del mondo Accademico.

Il Senatore e Presidente dell'Associazione Universitaria "Atreju – La compagnia degli studenti" Francesco Torre, infatti, ha chiesto al Senato Accademico che venga inserita all'interno del Rettorato una libreria dedicata proprio al Book Sharing, in modo che chiunque, anche nel polo di studi, possa godere dell'iniziativa.

Molte altre Università presentano già questo meccanismo di scambio: il progetto appunto favorisce, soprattutto nell'ambito accademico, non solo lo scambio di romanzi o raccolte ma anche di dispense e testi didattici totalmente a costo zero. La struttura potrebbe essere inoltre controllata continuamente dal servizio di vigilanza privata che opera all'interno del Rettorato. L'Università di Messina possiede una vasta rete di Biblioteche, ma questi spazi spesso non vengono utilizzati al meglio, i manuali non sono aggiornati e sempre meno studenti frequentano le stanze.

Con questo sistema le rappresentanze intendono incrementare l'affluenza e migliorare anche la qualità dei mezzi forniti, un da e per gli studenti, quindi, che dovrebbe alimentare nuovamente la cultura dello scambio. "E' un filone parallelo a quello di Piazza Cairoli", ha dichiarato Torre, "Nato soprattutto grazie all'input dei ragazzi che a Dicembre si sono impegnati nel centro città. Con la speranza di incrementare la cultura della lettura abbiamo sfruttato questa idea anche nell'ambito accademico. Nell'eventualità che la proposta vada in porto, abbiamo già invitato i ragazzi promotori alla presentazione dell'iniziativa, volendoli ringraziare per la splendida idea che hanno avuto".

Claudio Panebianco