In questo weekend ancora un’iniziativa nel centro medievale di Brolo. A volerla è il neo responsabile per le manifestazioni turistiche, Antonio Traviglia, consigliere comunale di maggioranza.
Luoghi che rappresentano la cultura locale e sono scrigno di ricordi e tradizioni. Forse l’unica possibilità per differenziare, richiamare, attrarre i nuovi flussi turistici, quelli che puntano sui weekend, sulle vacanze brevi, su soggiorni a dimensione d’uomo e sono alla ricerca di luoghi e spazi che parlino di cultura, storia e di persone. Una certezza che il consigliere Traviglia ha maturato da tempo e che ha portato avanti anche in tempi non sospetti, lontani dalla sua attività amministrativa insieme alla Sak Be, l’associazione che ha creato con Pierluigi Gammeri, ed i vari Mastrolembo, Ricciardello e company e che lo scorso anno aprì anche una galleria d’arte proprio nella piazzetta del castello, animando tutta l’estate quel luogo.Il consigliere pensa un borgo vivo, ricco di iniziative, negozi e ristoranti – e per questo l’amministrazione comunale ha varato nei mesi scorsi un progetto “fai centro nel centro” pensato proprio per incentivare le attività all’interno del borgo: ”è un sito che può dare lavoro”, sintetizza Antonio Traviglia in un suo pensiero. E così nasce “il porto della vite” – in arabo appunto “Marsa Daliah“- come veniva chiamato Brolo in tempi lontanissimi. Nel fine settimana quindi Carlo Barbera, uno degli ultimi cuntastorie di Sicilia, gli Asteriscus, l’Opera dei Pupi, gli Armonia, i Re Saltati, Mario Incudine, ed altri artisti isolani che si daranno appuntamento a Brolo, per le vie del borgo, per animare, intrattenere, suonare, assaggiare, gustare e comunicare di Sicilia e sicilianità in quest’ultimo spicchio d’estate agostana.
