Naso: via libera alle stabilizzazioni dei precari

Naso: via libera alle stabilizzazioni dei precari

Naso: via libera alle stabilizzazioni dei precari

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martedì 03 Gennaio 2012 - 14:36

Il sindaco Daniele Letizia: “L’amministrazione comunale ha avvertito una sorta di dovere morale nei confronti di questi lavoratori, che da circa vent’anni erano costretti a vivere nel limbo, ovvero nell’assoluta incertezza del loro futuro occupazionale”

Dall’1 gennaio 2012 è scattata una nuova era per le unità precarie impiegate presso il Comune di Naso. Sette sono infatti state stabilizzate in controtendenza con quanto sta avvenendo nella maggior parte dei centri siciliani. Già da tempo l’amministrazione comunale puntava al raggiungimento del traguardo: con l’approvazione, nell’ottobre 2011, della nuova dotazione organica, erano stati previsti i posti vacanti necessari e sempre anzitempo il comune aveva predisposto gli altri atti propedeutici necessari per raggiungere un tale macro obiettivo, in un ‘epoca invece contraddistinta dal licenziamento facile, a causa della inarrestabile recessione economica.

Naso ha dimostrato di rispettare fino all’esasperazione gli impegni: ha infatti avviato la stabilizzazione di cui all’art. 6 della L.R. 24 / 10 , espletando le necessarie procedure selettive, nel rispetto di quanto prescritto dall’art. 17, comma 12 del D.L. 78/09, trattandosi di ben 7 unità da stabilizzare di cat. C, ed espletando invece la prova attitudinale per la categoria A anch’essa da stabilizzare. La caparbia volontà di portare a termine il percorso intrapreso unita alla pedissequa osservanza della sia pur articolata normativa in materia, ha condotto all’avvenuta stabilizzazione dei precari del comune di Naso, a partire dal 19.10.2011, data in cui fu deliberato il programma triennale del fabbisogno di personale, previa concertazione con le Organizzazioni sindacali. A seguire si sono succeduti sia la delibera di G.M. n. 354 del 1.12.2011, ad oggetto: “Avvio procedure di cui all’art.6 L.R. 24/10. Nuovo piano di fuoriuscita”, che la determina gestionale approvativa del bando di selezione, che hanno suggellato la conclusione del procedimento. Infine le prove selettive, fissate per il giorno 28 dicembre 2011, hanno puntato su una valutazione meritocratica che ha visto i protagonisti battagliare sull’esperienza acquisita da lunghi anni sul campo e sulle nozioni basilari del diritto amministrativo degli enti locali.

«Il nuovo anno a Naso si apre all’insegna della stabilizzazione degli otto dipendenti comunali precari – ha dichiarato il sindaco -, ponendo finalmente fine a quella sequela di rinnovi contrattuali che ogni anno lasciavano con il fiato sospeso questi dipendenti mortificandoli nella loro dignità di lavoratori. L’amministrazione comunale ha avvertito una sorta di dovere morale nei confronti di questi lavoratori, che da circa vent’anni erano costretti a vivere nel limbo, ovvero nell’assoluta incertezza del loro futuro occupazionale. Abbiamo deciso, quindi, di fare qualche sacrificio in termini di bilancio, pur di garantire ad ognuno di loro quel diritto al lavoro, che oggi purtroppo viene negato ad un numero di persone sempre maggiore, alimentando quell’amara convinzione che l’Italia sia diventata una Repubblica fondata sul lavoro precario».

3 commenti

  1. Buoni esempi???
    Vi riporto un trafiletto comparso sull’agenzia ANSA qualche giorno fa, ma che evidentemente non fa piacere “notare”.

    (ANSA) – PALERMO, 27 DIC – Stop alla stabilizzazione di quasi mille precari e ai concorsi pubblici per altre mille persone in Sicilia. Il Commissario dello Stato per la Regione siciliana ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale buona parte del disegno di legge approvato all’unanimita’ dall’Assemblea regionale cinque giorni fa, col voto compatto di maggioranza e opposizione. La scure del commissario si abbatte anche sulla norma che prevedeva la proroga dei contratti dei precari, in scadenza a fine anno. (ANSA).

    Aggiungo che dinanzi alla Corte Costituzionale sono stati impugnati nei mesi scorsi tante altre norme che “puzzano”…

    Vi consiglierei, inoltre, di andarvi a rileggere la relazione 2011 della Corte dei Conti sul costo del lavoro pubblico in Sicilia, ed in particolare il Capitolo 3, paragrafo 4.1. Del resto, non credo proprio che la relazione del 2012 prevederà una inversione di tendenza rispetto alla precedente, anzi.

    Quanto da me scritto vale non solo per la fattispecie del Comune in questione, quanto – e soprattutto – per tutti gli enti locali della Regione Sicilia.
    Tenete a mente: artt. 3, 51, 97, 117 Costituzione della Repubblica Italiana.

    P.S. Fortuna che, di tanto in tanto, il Commissario dello Stato fa la voce grossa. Cosa che, invece, dovrebbero fare tutti i siciliani che non sono nè occupati, nè precari: i disoccupati ma meritevoli!

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  2. eclips 3 sei il maestro del copia ed incolla!! un vero fuoriclasse…io sai cosa farei invece di stabilizzare queste persone che dall ufficio collocamento nel 1989 diventarono precari praticamente a vita?li licenzieri tutti!! a 48 -50 anni..cosi in casa ad essere disoccupati oltre al figlio ci sarebbe anche il papa….
    ps.eclips fatti sentire presto la tua saggezza e imperdibile -.-

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  3. Manuel, ho capito che hai il dente avvelenato, ma sinceramente non mi importa. Sei un precario? Problemi tuoi.
    Ma la legge viene prima di tutto!
    Se firmi un contratto con delle scadenze precise, preparati psicologicamente a non essere riconfermato. Non hai voluto capire che la vostra è una aspettativa giuridicamente IRRILEVANTE!
    Vuoi entrare di ruolo in una P.A. ed essere tranquillo?
    Fai un concorso con tutti crismi, studia, vinci e poi nessuno avrà di che ridire!
    Quando si tratta di leggi, costituzione, il copia-incolla (come lo definisci tu) di fonti autorevoli – e quindi non di opinioni personali risibili – è fondamentale perchè le regole non si discutono, si applicano! Io ho citato le leggi, le sentenze delle Corte Costituzionale, la relazione della Corte dei Conti… e tu?
    Fino ad oggi mi hai portato solo le tue opinioni, umanamente condivisibli, ma che non hanno alcun appiglio legale!
    Vuoi essere stabilizzato d’amblais? Chiedi a Monti di modificare la Costituzione e le leggi in materia di accesso ai pubblici impieghi, visto che le regioni su queste materie hanno ben poca voce in capitolo e gli unici comparti in cui si può derogare al principio del concorso pubblico sono quelli di importante rilevanza per l’ordine pubblico (leggasi sanità, forze dell’ordine e pochi altri).
    Se tu, i tuoi colleghi, i sindacati a cui vi appoggiate, i politici a cui tirate la giacchetta e gli assessori (in)competenti cui chiedete questo regalino per “meriti sportivi” foste più informati e rispettaste la legge, le cose sarebbero migliori per tutti.
    Prova a chiedere a qualcuno che lavora nel privato cosa gli succede ad invocare una stabilizzazione e poi ne parliamo… non hai mai pensato che tutti i rinnovi di cui avete goduto sono un “favore” fatto personalmente a voi? Ricorda che la P.A. gode di una certa discrezionalità in merito, quindi avrebbe potuto benissimo decidere di mandarvi a casa e selezionare – sempre a tempo determinato – altra gente. E invece no! Una volta che si entra, siano 6 mesi o 6 anni, tutti a chiedere a mamma Stato di restarci a vita! Evidentemente, non avete nemmeno il coraggio di provare a fare altro. Lo stipendio sicuro a fine mese, a prescindere da ciò che si fa, fa comodo a tutti, vero?
    Buona fortuna.

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