Pari contro una rappresentativa umbra di serie D: a segno D'Angelo. Capuano ha provato parecchi giovani, a riposo parecchi -big-. Intanto si attende la pronuncia definitiva di Lega Pro e Figc sulla riapertura dei termini per le domande di partecipazione alla seconda divisione
La speranza della riapertura dei termini per la presentazione delle domande per il ripescaggio in seconda divisione si trova in bilico tra le volontà di Figc e Lega Pro, oggi apparentemente in disaccordo sulla linea da seguire per l’organizzazione del prossimo campionato. Da una parte c’è infatti la presa di posizione del presidente della Lega Giancarlo Pancalli, che insiste sull’avvio del torneo con un numero ridotto di squadre per girone (16). Ciò comporterebbe però la necessità di modificare l’intera struttura organizzativa della serie, ma probabilmente anche della serie D. Il tutto da definire in tempi brevissimi. Il presidente della Federazione Giancarlo Abete invece, punterebbe ad una riapertura -lampo- dei termini coinvolgendo quelle società che già in questi giorni hanno continuato a lavorare per completare l’incartamento utile a richiedere la riammissione alla ex C2. Alla base di questa scelta motivi strutturali/regolamentari ma anche economici, pur se per entrambi gli organi c’è il rischio che ammettendo squadre in questo momento -a rischio-, le stesse, come accaduto per l’Igea Virtus lo scorso anno, avvolte da crisi societarie finiscano con il non scendere neppure in campo in alcuni match in programma, arrecando un danno all’immagine notevole. Il nodo dovrebbe comunque sciogliersi definitivamente il 4 agosto, in occasione del prossimo consiglio federale.
L’Acr sta alla finestra e continua a lavorare nel -limbo dell’attesa-. Come è noto infatti nel ritiro di Trevi sono presenti parecchi atleti -aggregati-, calciatori che hanno cioè vincolato la propria permanenza in maglia giallorossa alla categoria. Tra gli uomini che potrebbero lasciare in caso di mancato ritorno tra i professionisti anche l’allenatore Capuano, che nel -nuovo Messina- ci ha messo la faccia lavorando sul progetto tecnico tracciato assieme al Dg Ciccarone. Tutti sperano che le cose possano andare per il verso giusto, e hanno così deciso di aspettare fino ai primi giorni di agosto, quando si conoscerà la strada imboccata da Figc e Lega Pro. Intanto ieri la squadra è scesa in campo per la seconda amichevole stagionale, disputata contro una rappresentativa delle serie D umbra e terminata 1-1. A Cantalice (Rieti) giallorossi subito in vantaggio al ‘5 con il giovane messinese D’Angelo, bravo a finalizzare con un diagonale un’azione corale. L’esterno peloritano conferma di essere una vera promessa e un’importante pedina per il Messina del futuro. Il pareggio della formazione locale è giunto nella ripresa, quasi in apertura, grazie a un penalty trasformato da Fiotti. Per il tecnico un buon test, utile a testare soprattutto i più giovani, come il portiere Lauro (1990), Pupino (1991) e Monforte (1991), schierati dal primo minuto. In attacco è stato scelto il tandem Pignatta-Quintieri; ancora assente Arturo Di Napoli, che pare stia valutando se continuare a dare -credito- alla società. Partito definitivamente invece Poziello, che aveva lasciato il ritiro lo scorso venerdì ufficialmente per un problema fisico, ma che a quanto pare ha deciso di guardarsi intorno. Nella ripresa inseriti Biondo (1992), Scavone (1991) e De Sena (1991), tutti under. Provati anche i due giovani Licari e D’Arcante, svincolatisi dal Taranto e approdati nel ritiro dei siciliani.
Neppure un minuto di gara invece per Mimmo Cecere, per i difensori Fernandez, Stelitano e Giudici e per i centrocampisti Della Ventura, Marzocchi, Martinelli e Russo.
