L'Acr Messina fa un passo indietro, ma la società resta in vendita

L’Acr Messina fa un passo indietro, ma la società resta in vendita

L’Acr Messina fa un passo indietro, ma la società resta in vendita

venerdì 03 Luglio 2009 - 12:22

Dall'incontro tra consiglieri comunali, tifosi, stampa e staff del club emerge sempre più chiaramente che Di Lullo e company non sono più graditi alla piazza. La consulente Chierichella chiede scusa al sindaco e alla città, e rilancia: -Fateci lavorare-, ma di fronte a una proposta seria -pronti a cedere-. Resta in piedi l'ipotesi Bonina

Passo indietro dell’Acr Messina, per lo meno parziale. Alfredo Di Lullo e Marcella Chierichella chiedono scusa al sindaco, ai tifosi e alla città per le dichiarazioni dello scorso mercoledì e abbassano i toni nel corso della conferenza stampa organizzata questa mattina (in basso, cliccando photogallery, tutti gli scatti di Dino Sturiale), nell’aula consiliare di Palazzo Zanca, dal vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Pippo Trischitta. A prendere la parola per primo, anche a nome dei colleghi presenti, l’esponente della maggioranza: -Siamo qui per capire le intenzioni dell’Acr. Secondo quanto mi hanno riferito i rappresentanti del club, la volontà è di continuare ad investire sulla città e sulla squadra-.

Rilancia subito la consulente del gruppo, Marcella Chierichella, esordendo proprio con le scuse per quanto dichiarato due giorni fa e proseguendo con le proprio volontà: -Non siamo qui per speculare, le cose dette erano frutto dello stress e del nervosismo accumulato. Siamo qui per attuare un progetto serio. Consentiteci di andare avanti per il bene di Messina e del Messina, poi sarete liberi di giudicarci-. Il dietrofront è complessivo, oltre all’iscrizione che non sarebbe a rischio, a quanto detto, si procederà a presentare la domanda di ripescaggio per l’ammissione in C2. Ciò però non chiude le porte ad un’eventuale cessione: -Se ci sono imprenditori che hanno maggiori capacità gestionali, siamo disponibili a trattare. Chiederemo quanto abbiamo speso, bisogna fare dei conti, ma se abbiamo speso 200 chiederemo 200 e così via-. A trattare sarà ancora l’avvocato Maurilio D’Angelo, confermato nel ruolo di legale nonostante la sensazione portasse ad un suo allontanamento. L’unica ipotesi al momento credibile conduce ancora all’ormai ex presidente dell’Igea Virtus Immacolato Bonina, che sarebbe pronto a fare un’offerta accompagnato da altri due imprenditori.

Nonostante ciò in casa Acr si continua a parlare di futuro e piano industriale. -La prossima settimana saremo pronti a presentarlo – continua la Chierichella -, insieme all’allenatore (Campolo), al direttore sportivo, alla squadra e allo staff. Fra una settimana potremmo avere anche chiarezza sul campionato che disputeremo-. Da ciò dipenderebbe il tipo d’investimento, sarebbero infatti pronti tre milioni per la C2 e un milione e mezzo per la D. Si parla anche di ritiro, in lizza ci sarebbero le sedi di Tortorici e Scilla, per il quale si è interessato lo stesso tecnico in pectore Sergio Campolo. Rientra anche la possibilità ipotizzata di portare la squadra a giocare altrove: -Abbiamo ricevuto da tempo l’autorizzazione dal Comune per disputare le partite interne al San Filippo. Dovremo organizzarci per gli allenamenti con il Camaro, ma non ci sono grossi problemi-.

Capitolo pagamento spettanze calciatori. -Abbiamo chiuso con alcuni ragazzi che si sono anche accasati altrove. Con altri, come Bevo e Femiano, c’è l’accordo ma aspettiamo che tornino dalla vacanze per chiudere. La cifra per risolvere la questione con tutti i tesserati si aggira intorno ai 50 mila euro-.

Ma per i club organizzati le parole non bastano più. Chiara la loro posizione, espressa dai rappresentanti di Nocs e Gioventù Giallorossa. Pur ringraziando Di Lullo e soci per aver rivelato il ramo sportivo dell’Fc Messina lo scorso marzo, salvando così la squadra cittadina dalla cancellazione, oggi la stessa tifoseria chiede al gruppo di cedere la società: -Trovate l’accordo con qualcuno, e andate via-. Anche la politica non è esente da critiche: -Voi non avete fatto niente in sei mesi – dicono rivolgendosi all’Acr – loro per anni-. La risposta arriva prima dalla Chierichella e poi da Di Lullo, che ribadiscono: -Se ci sono delle offerte siamo disponibili a vendere, ancora però non è arrivata alcuna richiesta ufficiale. Aspettiamo che qualcuno si faccia avanti, ma nell’esclusivo interesse di fare il bene del Messina. Ripetiamo, non abbiamo alcuna intenzione di speculare, faremo i conti e chiederemo quanto abbiamo speso-.

La situazione, dunque, rimane in stand-by, a metà tra la cessione del club e il proseguimento del -progetto- Acr, al quale però la piazza ha chiaramente detto di non credere più. La conferenza stampa di stamattina si è comunque rivelata positiva, quanto meno per fare un pò più di chiarezza rispetto alle volontà dell’attuale proprietà. L’appuntamento, adesso, è stato fissato per venerdì prossimo, a meno di novità sul fronte societario. A questo punto, però, sarà importante capire in che modo il sindaco Buzzanca, che oggi era a Palazzo Zanca ma non ha preso parte all’incontro, affronterà la questione: farà anche lui un passo indietro, incontrando Di Lullo e il suo staff, o si muoverà concretamente per trovare un’alternativa all’asse romano-campana? Quello che è certo, è che stavolta più che mai, la tifoseria non è disposta ad accettare l’immobilismo.

EMANUELE RIGANO

FOTO DI DINO STURIALE

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