Acr Messina: si pianifica con calma. Ma che non sia troppa

Acr Messina: si pianifica con calma. Ma che non sia troppa

Acr Messina: si pianifica con calma. Ma che non sia troppa

mercoledì 26 Maggio 2010 - 22:16

Proprietà a caccia di un dirigente che prenda decisioni e strutturi la società. Solo successivamente dovrebbe essere scelto il nome del nuovo allenatore. Si sgonfia la trattativa con il gruppo locale

E’ iniziata con la conferma di diversi giocatori e alcuni addii la nuova stagione dell’Acr Messina, a pochi giorni dalla fine del campionato 2009/2010. Un torneo avaro di soddisfazioni culminato con la salvezza ottenuta all’ultima giornata. Traguardo certamente lontano da quelli fissati nell’agosto dello scorso anno. La proprietà ha rilanciato le proprie ambizioni, decisa a costruire un organico che possa puntare al ritorno tra i professionisti. Coloro al momento certi di restare sono gli under Cardia, Dall’Oglio e D’Angelo e gli esperti D’Urso, Calabrò e Romeo. Discorso a parte per Arturo Di Napoli, che ha condizionato la propria permanenza alle scelte della società, la quale gli ha promesso, nel faccia a faccia di qualche settimana fa, una struttura organizzativa all’altezza della missione da centrare.

Anche perché, come la scorsa stagione ha dimostrato, la rosa può essere qualitativamente di livello ma i risultati arrivano solo se ci sono le condizioni per potere lavorare senza distrazioni, preoccupazioni o situazioni spiacevoli da affrontare. Così il primo tassello sul quale l’Acr sta lavorando è l’individuazione di un dirigente che possa gestire in prima persona la società, mettendoci la faccia e prendendo le necessarie decisioni. A questo mister X dovrebbero affiancarsi l’attuale Ds Daniele Muscariello e l’ex secondo di Pietro Infantino, Eugenio Labonia, per buona parte della stagione divenuto tecnico della compagine peloritana. Pianificare con calma è la strategia che il duo Di Lullo-Di Mascio ha deciso di adottare, ma è bene che non scorra troppo tempo perché per puntare al vertice bisogna attrezzarsi con largo anticipo. Tra le figure da individuare c’è anche l’allenatore, ma è probabile che la scelta venga presa di raccordo con il nuovo Dg.

Intanto si sgonfia la trattativa tra il gruppo locale e l’attuale proprietà. Le condizioni per subentrare all’asse romano-campana non ci sarebbero, perché quest’ultima avrebbe manifestasto chiaramente l’intenzione di andare avanti mantenendo la leadership negli assetti societari. E a questo punto diversi tra gli imprenditori messinesi decisi ad investire sul rilancio del calcio cittadino, avrebbero espresso evidenti perplessità sulla mancanza di potere decisionale all’interno del club.

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