Sconfitta colma di rimpianti per lo Sporting Peloro Messina al cospetto della forte Mazarese, compagine che si trova al quarto posto in classifica, in piena corsa per la zona play-off. Tanta sfortuna, imprecisione sottoporta e qualche decisione arbitrale discutibile hanno vanificato una delle migliori partite stagionali della formazione di mister Randazzo, che ha giocato alla pari, se non meglio, dei più quotati avversari. Giallorossi in vantaggio al 17’ del primo tempo con Sgarbossa. Poco dopo netto fallo in area nei confronti di Alves che non viene sanzionato, anzi, oltre il danno, la beffa: l’esterno brasiliano viene ammonito per una insistente simulazione e salterà così la prossima gara di campionato. Padroni di casa che pareggiano a cinquanta secondi dalla fine con Mandina e si portano in vantaggio in apertura di ripresa con l’asso Torcivia. La partita è piacevole, con alti contenuti tecnici che, invece di scemare, con il passare dei minuti aumentano. Lo Sporting Peloro trova il 2-2 con Carlinhos che realizza un calcio di rigore e nell’occasione il duo arbitrale non espelle il portiere della Mazarese Cracolici; un rosso che ci stava tutto. Ottenuto il pari il quintetto messinese produce il massimo sforzo per portare a casa la vittoria: traversa di Sgarbossa, palo di Giordano e almeno tre parate decisive di Cracolici, che neutralizza anche un tiro libero di Carlinhos. Non gli è da meno Battitato, il quale para un rigore lungo ai padroni di casa. Sempre sul 2-2, altra “non-decisione” dei direttori di gara Barbera e Greco, che non assegnano una punizione indiretta allo Sporting per un retropassaggio verso Cracolici che successivamente raccoglie il pallone con le mani, senza che Sgarbossa tocchi la sfera. Al primo errore commesso, i giallorossi la pagano cara: palla persa e Torcivia non perdona, siglando il 3-2 in chiusura di gara. A pochi secondi dalla fine, con la Peloro alla ricerca del pari, con Trombetta portiere di movimento, la Mazarese sigla il definitivo 4-2 con Napoli.
In classifica lo Sporting resta al terz’ultimo posto con 12 punti, sempre a due lunghezze dalla Paganese (ma sono in realtà cinque perché ai campani vanno aggiunti i tre punti a tavolino contro il Catanzaro che arriveranno alla terz’ultima giornata). Prossima gara per la compagine peloritana sabato prossimo ancora in trasferta, a Matera contro il Deportivo, attuale terza forza del campionato.
Per la prima volta in questo torneo di serie C1 l’Atletico Villafranca è fuori dalle posizioni d’accesso ai play off. A determinare questo passo indietro è stata l’ennesima sconfitta esterna, rimediata questa volta sul campo della Wisser Club (7-6). La squadra tirrenica ha commesso errori già visti e rivisti in altre occasioni e nuovamente sprecato troppo in fase offensiva, fallendo anche il terzo rigore consecutivo. La “dea bendata” pare, inoltre, averle voltato le spalle ogni qualvolta Fiumara e compagni si recano lontano da Villafranca. Dal canto loro, i palermitani del presidente Aliotta sono stati bravi e cinici nell’approfittarne ed hanno sempre condotto nel punteggio, come dimostra il 4 a 2 con il quale hanno chiuso la prima frazione di gioco. Ai ragazzi allenati da Sergio Carnazza non è bastato, invece, un veemente finale per riacciuffare – in extremis – un risultato positivo, preziosissimo per il morale del gruppo. Le marcature dell’Atletico Villafranca sono state realizzate nell’ordine da: Carmelo Gitto (doppietta), Carlo Martelli, Massimo Di Dio (doppietta) e Gaetano Smedile. Questo passo falso fa scivolare al sesto posto la compagine cara al duo Feminò-Picciolo, che dovrà ora riscattarsi in casa mercoledì sera nel turno infrasettimanale contro lo Sporting Club Fiumara (fischio d’inizio ore 21). Il derby, in programma al “Santino La Rosa” di Villafranca, assume una grande valenza per il prosieguo della stagione. I messinesi allenati da Nino Rinaldi occupano, infatti, con 43 punti all’attivo (due in più dell’Atletico Villafranca) la quarta poltrona in condominio con il Melilli e sono, quindi, dei rivali diretti per gli spareggi-promozione.
