Il calcio giallorosso riparte dall'Acr Messina

Il calcio giallorosso riparte dall’Acr Messina

Il calcio giallorosso riparte dall’Acr Messina

lunedì 23 Marzo 2009 - 19:05

La società di Alfredo Di Lullo si aggiudica il ramo sportivo del Fc Messina con un'offerta di 210 mila euro, al termine di un'asta ricca di emozioni

Il calcio messinese sembra avere voltato pagina davvero. Nella terza asta fissata dal Giudice Delegato Cosimo D’Arrigo, il ramo sportivo d’azienda dell’Fc Messina viene aggiudicato dall’Acr (Associazione calcio Rinascita) Messina, società costituita dall’imprenditore romano Alfredo Di Lullo e rappresentata legalmente dall’avvocato Maurilio D’Angelo, presente oggi nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Messina.

Emozionantissimo l’evolversi degli eventi a Palazzo Piacentini. L’udienza si è aperta con tre offerte ufficiali: quella irrevocabile da 140 mila euro presentata dalla famiglia calabrese Criniti, per la SSC Messina, rappresentata da due dei fratelli dell’ex calciatore di Catania e Reggina, Totò; una seconda da 145 mila euro, quella di Di Lullo, rappresentato come detto dal legale Maurilio D’Angelo; una terza presentata nella mattinata di ieri (11:50) da Pietro Caminiti, in rappresentanza di un gruppo locale di Itala, arrivata però fuori tempo massimo e sigillata davanti al cancelliere. Tutte e tre regolarmente correlate di assegno circolare.

Prima di procedere all’asta il giudice delegato ha chiesto ai primi due soggetti (Criniti e D’Angelo) di esprimersi sui presupposti per la partecipazione del gruppo di Caminiti, prima di ritirarsi per prendere una decisione. Decisione che poi risulterà negativa, con l’esclusione del gruppo locale.

Prima di aprire i “giochi” D’Arrigo da lettura dell’ordinanza di vendita, poi precisa le “regole” per i rilanci, che devono avvenire nel termine massimo di tre minuti e sulla base della cifra minima di 5 mila euro. Si parte dall’offerta di 145 mila euro di Di Lullo, alla quale rispondono i Criniti con 150 mila euro. Rilancia subito alto l’avvocato D’Angelo con 190 mila euro, ma Criniti non molla e ribatte 195. Ma Di Lullo rilancia per l’ultima volta per 210 mila euro e si aggiudica il ramo sportivo dell’Fc Messina. Allo scadere dei tre minuti l’aula esplode e gli oltre 400 tifosi presenti si lasciano andare ad un sentito “Messina, Messina”.

La Messina calcistica riparte dunque da un nome storico e glorioso: Acr Messina. Società costituita da di Di Lullo, proprietario della Ilford srl, azienda romana attiva nel settore delle lavanderie industriali. L’amministratore unico della nuova società è proprio Di Lullo; società che ha attualmente sede legale in via San Giovanni Bosco. Sarà stabilito nei prossimi giorni anche se la squadra continuerà a chiamarsi Fc Messina, o mantenendo il numero di matricola cambierà denominazione e tornerà a chiamarsi Acr.

Entro mercoledì inoltre, dovrà essere saldata la parte restante dell’offerta, aggiungendo dunque 195.500 euro ai 14.500 già versati con l’assegno circolare.

Si era profilata l’ipotesi della possibilità di rilancio, per i Criniti, quantificabile in un sesto dell’offerta finale aggiudicataria dell’asta. Ma il curatore Domenico Cataldo ha smentito questa ipotesi, in quanto non prevista dal diritto fallimentare.

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