Capuano si presenta: «In questo momento sono il calcio a Messina, perché l’Acr è il Messina»

Capuano si presenta: «In questo momento sono il calcio a Messina, perché l’Acr è il Messina»

Capuano si presenta: «In questo momento sono il calcio a Messina, perché l’Acr è il Messina»

lunedì 19 Luglio 2010 - 11:44

Il neotecnico conferma subito la sua fama: «Stop calciatori da uomini e donne, questa maglia gloriosa va onorata». Obiettivi? In due anni in B e riportare 10mila persone allo stadio. Per il ripescaggio si saprà il 6 agosto, intanto partiranno in ritiro diversi atleti per la C2, tra i quali Mimmo Cecere

Questa mattina presso la sala stampa dello stadio San Filippo è stato presentato il nuovo allenatore dell’Acr Messina, Eziolino Capuano(Foto Isolino). Personaggio molto estroso, come noto, ha subito fatto capire di che pasta è fatto. Introdotto da Davide Gambale, ha esordito in maniera diretta e senza fronzoli: «In questo momento io rappresento il calcio a Messina, perché questo è il Messina, la squadra della città. Ho -fatto- il tifoso, conosco i sentimenti che provano gli ultras». E via senza freni: «Messina è una delle piazze più importanti d’Italia. Nell’ultimo periodo sbeffeggiata ed umiliata da fallimenti e stagioni fallimentari. L’obiettivo è riportare l’entusiasmo. Innanzitutto voglio che allo stadio ritorni la gente, almeno 10mila persone. So che inizialmente ce ne saranno 100. Ma sono certo che attraverso il gioco convincerò anche gli altri. Dobbiamo far sì che i messinesi si riapproprino del Messina». Nel calcio, si sa, la migliore medicina sono i risultati, ecco perché Capuano guarda già lontano: «La missione è riportare la squadra in due anni in serie B, non mi nascondo. La società ha fatto sforzi notevoli, pagando spesso da sola». Il riferimento va ai calciatori che hanno vestito la maglia giallorossa: «Alcuni andavano a ballare e poi non rendevano, anche perché nessuno aveva il coraggio di -spaccargli il buco del culo e prenderli a calci nella palle-. Fino a tre anni fa il Messina era in serie A, ha vinto a San Siro. Questa maglia è gloriosa, non può indossarla chiunque. Bisogna avere della qualità. Per questo non ci saranno personaggi da Uomini e Donne. Chi mi viene dietro ama il Messina, chi no andrà via presto».

Capuano, che ha alle sue spalle tante panchine in serie C, è stato accostato nei giorni scorsi a Taranto e Salerno, ma alla fine ha deciso di sposare il progetto Messina dei campani. L’esperienza accumulata in terza e quarta serie, rappresenta certamente un segnale rispetto alla fiducia che l’Acr nutre nella possibilità di ripescaggio. Anche l’annuncio dell’ingaggio del neo tecnico, in un primo momento solo consulente-collaboratore del presidente, prima di subentrare ufficialmente a Sergio Campolo, è un segnale che va in questa direzione: «Ho assistito alla conferenza stampa di qualche settimana fa. Capisco l’inferocimento dei tifosi, ma la società sta lavorando bene, portando in D giocatori di categoria nettamente superiore, acquisti sicuramente impensabili. Stiamo costruendo, insieme a Ciccarone e Muscariello, un grande Messina».

A tal proposito, oltre agli acquisti già ufficializzati, ve ne sono un paio che verranno resi noti domani, che partiranno per il ritiro ma non verranno tesserati fin quando non si avrà l’ufficialità della categoria nella quale il Messina giocherà. Certezza che si avrà il prossimo 6 agosto, quando si riunirà il consiglio federale e comunicherà le squadre in possesso dei requisiti per ottenere il ripescaggio.

«In ritiro porteremo anche dei giovani, insieme ad altri atleti che firmeranno solo quando avremo la certezza di giocare in seconda divisione», afferma il Dg, Antonio Ciccarone, mentre si parla già di un calciatore lo scorso anno protagonista in C1 e di un altro che ha collezionato 20 presenze in serie B. Di questo blocco fa parte anche una vecchia conoscenza del Fc Messina, quel Mimmo Cecere (37, nella foto) protagonista della scalata alla serie B nell’era Aliotta (2000/2001), portiere che ha sempre mantenuto i contatti con la città. «E’ importante puntualizzare che partiranno con noi – ha spiegato Ciccarone – ma dobbiamo avere lo status di professionisti per tesserarli».

Ancora non chiarito il futuro di Sergio Campolo, presente al San Filippo ma che non ha preso parte alla conferenza (responsabile dell’area tecnica?), nell’impianto sportivo si è visto invece un altro ex storico, Nino De Luca, attaccante che in coppia con Nino Naccari componeva il tandem offensivo dell’As Messina negli anni ’90. Per lui si profilo un ruolo da allenatore delle giovanili. In società, nei prossimi giorni, dovrebbe fare il suo ingresso anche un rappresentate politico cittadino, ex arbitro.

Infine una notizia che farà sicuramente sorridere i tifosi, che a più riprese hanno sollecitato il cambio del simbolo della squadra: «Abbiamo deciso di ritornare al marchio originale – ha confermato il presidente Arturo Di Mascio -. Rimetteremo lo scudo crociato, nei prossimi giorni ci sarà la presentazione del nuovo stemma». Va quindi nel cassetto il piano di marketing di valorizzazione del marchio stilato da Santodonato (vedi correlato in basso) che aveva creato altri simboli, come quelli della mascotte “Messy” e dell’Accademy, prendendo spunto dal leone dell’attuale logo.

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