Fc Messina-De Domenico. L'ultima, l'ennesima fumata nera

Fc Messina-De Domenico. L’ultima, l’ennesima fumata nera

Fc Messina-De Domenico. L’ultima, l’ennesima fumata nera

lunedì 22 Dicembre 2008 - 14:43

L'imprenditore di origini messinesi annuncia che non parteciperà all'asta dopo il comunicato di ieri del curatore fallimentare. Tirato in ballo come “disturbatore- Rodi, che rigetta tali voci. Quale futuro?

Ancora una volta si dovrà ricominciare da zero. Ancora una volta una fumata nera. Sembrava davvero essere deciso a puntare su Messina e sul Messina calcio il gruppo milanese guidato dall’imprenditore di origini siciliane Pasquale De Domenico, ma purtroppo, come spesso è accaduto negli ultimi mesi, è arrivato il momento del dietrofront.

La visita in città accompagnato da Nicola Salerno, l’incontro con i tifosi prima e con il curatore fallimentare Domenico Cataldo poi, sembrano oggi valsi a poco nonostante la volontà dichiarata di provare a rilanciare l’Fc Messina attraverso l’acquisizione del ramo sportivo dell’azienda e del titolo sportivo a seguito di regolare asta giudiziaria. De Domenico ha annunciato che il suo interesse è cessato. La decisione è maturata a seguito del comunicato stampa diffuso ieri da Cataldo, dal quale sembra emergere un preciso messaggio per il proprietario di Elite Shopping Tv. Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni essendo De Domenico l’unico ad essere uscito davvero allo scoperto (in fondo all’articolo il testo integrale).

Parole alle quali l’imprenditore ha risposto con un ulteriore comunicato stampa: “Pur capendo le difficoltà nel gestire la situazione creatasi intorno al FC Messina – si legge – tengo a precisare che né prima né tantomeno dopo la mia partenza da Messina (sabato 13 u.s.) sono state fatte da me e/o da persone a me vicine pressioni di nessun genere dirette o indirette, aggiungo che non ho avuto modo di sentire nessuno di coloro che ho personalmente incontrato durante la mia permanenza. Non so quali notizie a cui fa riferimento la curatela ma posso pensare e credere che tutto ciò che recentemente sta accadendo intorno al Mesina calcio, e lo trovo semplicemente positivo, è il risveglio degli organi di stampa, delle Tv e degli sportivi e tifosi messinesi che credono finalmente possano trovare una via di uscita dal baratro in cui ultimamente si sono trovati. Insomma è per troppo amore per uno sport che poi è di tutti e di questo se ne dovrebbe tenere ben conto in tutte le sedi opportune-.

Poi l’appello diretto: “Egregio avvocato Cataldo le pressioni e/o inviti, che probabilmente le sono pervenuti sono solo per i motivi sopra citati non certamente per interessi personali. Da parte nostra mai abbiamo pensato di conseguire, come lei stesso dice, indebite posizioni di privilegio nella cessione della squadra operando una sorta di pressione mediatica a mezzo stampa. Me ne dispiace che si sia pensato quanto letto nel suo comunicato ed al tal proposito e con molta fermezza sin da ora manifestiamo il nostro totale disinteresse a partecipare a qualsiasi gara/asta giudiziaria o trattativa futura possibile-.

L’ennesima sconfitta per i tifosi giallorossi dunque si concretizza. A questo punto le speranze sono davvero ridotte al lumicino e se imprenditori ci sono che si facciano avanti. Sempre che la volontà sia di dare veramente un futuro a questa squadra e a questo club. Se così non fosse, beh che dire. Si ripartirà presumibilmente dalla terza categoria, anche se qualcuno ipotizza di agganciarsi ad un nuovo club, come il Camaro (a tal proposito, si vocifera di un possibile ingresso in società, da maggio, dell’imprenditore catanese Franco Proto).

Tornato in conclusione all’addio di De Domenico, c’è anche da segnalare l’ennesima uscita di Giuseppe Rodi, per la verità stavolta tirato in ballo da presunti voci che lo avrebbero voluto “disturbatore- nei confronti del gruppo lombardo: -Al fine di evitare invere, indebite e strumentali tesi, avverse allo scrivente ed alla rappresentata Società F.C. SPORTING MESSINA, in relazione al Comunicato Stampa della Curatela del fallimento F.C. MESSINA PELORO ed al ritiro dell’imprenditore Pasquale De Domenico, la cittadinanza, la tifoseria e chiunque altro interessato nulla può addebitare allo scrivente ed alla rappresentata Società. Evidenzio, in particolare, che al fine di non ostacolare la cessione del titolo sportivo della fallita Società F.C. MESSINA PELORO, la scrivente Società (con nota del 16 c.m. inoltrata al Giudice Delegato ed alla Curatela del fallimento) ha dichiarato la disponibilità a farsi da parte. La stessa e chi la rappresenta, con la predetta nota (datata 16-12-2008), ha dichiarato la disponibilità ad una unione di forze, tra coloro che vogliono acquistare il titolo sportivo della fallita F.C. MESSINA PELORO, giusto costituire una più forte compagine sportiva che possa dare ampie garanzie alla cittadinanza e tifoseria messinese. Né alla prima ipotesi e neanche a questa seconda sono pervenute comunicazioni da chiunque interessato-.

IL COMUNICATO DEL CURATORE

“Il susseguirsi di notizie – non del tutto esatte – su pretese trattative individuali per la cessione del Messina calcio, impone a questo curatore di uscire dal riserbo che è proprio della gestione giudiziaria fallimentare, sin da subito ampiamente manifestato agli organi di stampa, per significare quanto segue. La cessione del ramo sportivo della società fallita – allo stato fruttuosamente ammessa al beneficio dell’esercizio provvisorio – avverrà esclusivamente con le garanzie proprie di una vendita giudiziaria, proceduta da formale ed analitico bando di gara, concepito con riguardo sia alle norme di legge processuale e sia a quelle federative (c.d. diritto calcistico). Per tali ragioni la curatela è del tutto estranea alle iniziative di taluni che – probabilmente per scopi puramente pubblicitari – hanno voluto auto- attribuirsi il ruolo di candidati eletti alla cessione. L’identificazione dell’acquirente, infatti, avverrà solo in esito all’aggiudicazione a seguito di regolare gara giudiziaria. Le informazioni richieste ed ottenute – in modo trasparente e paritario – da qualsiasi interessato sono state rese nell’ambito della normale attività d’ufficio della curatela e non legittimano alcuno, per il solo fatto di aver interloquito con il curatore, a considerarsi preferito nella corsa all’aggiudicazione della squadra.

L’attenzione degli organi della procedura è saldamente centrata verso la tutela dei valori aziendali – anche mediante l’esercizio provvisorio dell’impresa – in vista della prossima alienazione, che avverrà nelle forme più ampie ed imparziali, che sono proprie di ogni procedimento fallimentare, nell’interesse esclusivo della massa dei creditori. Cadrebbe, pertanto, in errore chiunque tentasse di conseguire indebite posizioni di privilegio nella cessione della squadra operando una sorta di pressione mediatica a mezzo stampa ovvero con altre e discutibili iniziative. Simile iniziative, anzi, saranno fermamente resistite dalla procedura, che non esiterà ad attivarsi nelle sedi più opportune per riaffermare il principio dell’eguale e paritario trattamento di ogni soggetto interessato a rilevare il ramo sportivo della società fallita. Ringraziando per l’ospitalità, dalla sede del FC Messina Peloro s.r.l., porgo cordiali saluti-.

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