Dichiarazioni e smentite si susseguono. La nostra linea: aspettare i fatti
Voci, smentite, annunci, ritiri e riproposizioni. Stop, punto. Dopo mesi di attesa preferiamo continuare ad aspettare. Alla fine cosa costa qualche settimana in più? Solo sette giorni fa l’annuncio della pubblicazione del bando per la cessione del ramo sportivo d’azienda dell’Fc Messina, la data per l’apertura delle buste fissata per il 4 marzo. Come ovvio si sono susseguite voci su possibili offerenti, ma quello che è ancora più rilevante, la possibilità di portare nel capoluogo un club, un marchio, una società e ricominciata dallo Stretto con o senza cambio di denominazione. Poco importa. Sicuramente vi sarete accorti che abbiamo preferito mettere il bavaglio, non riportando, ne tantomeno commentando, dichiarazioni di potenziali acquirenti per l’asta o esponenti del calcio della Provincia che annunciano operazioni di “trasferimento”. Lo abbiamo fatto per scelta, rispetto ad altre fasi del passato, per evitare di alimentare tensioni e polemiche, illusioni e complicazioni nell’ottica di quello che è il fine ultimo: ridare un presidente, una dirigenza, un minimo di struttura societaria a quella che, al momento, è la prima squadra di calcio della città, l’Fc Messina. Punto.
Probabilmente, in alcuni casi certamente, queste voci avranno pure un loro fondo di verità, un fondamento. Come detto non vogliamo entrare nel merito delle questioni, non vogliamo commentare, ne in questa fase prendere una posizione. Preferiamo però “non fare pubblicità” a chi che sia per facilitare giochi al rialzo o provocazioni di qualunque tipo. Purtroppo nel passato recente siamo caduti varie volte, anche se indirettamente e non volutamente, in questo tipo di tranelli. Dunque per ciò che concerne gli aspetti societari, la nostra linea, condivisibile o meno, come ben avrete avuto modo di capire è quella dell’attesa (salvo casi eccezionali), aspettare i fatti e commentare esclusivamente quelli, che dovrebbero avere come prossima tappa il 4 marzo. Per rispetto della verità assoluta dettata dall’evidenza dei fatti stessi. Dopo di allora, che sia primavera o deserto, potremmo riprendere con le già sentite favole, in attesa di un maledetto lieto fine…
E.Rigano
