Presentato il progetto “Città di Messina”: il Messina dei messinesi

Presentato il progetto “Città di Messina”: il Messina dei messinesi

Presentato il progetto “Città di Messina”: il Messina dei messinesi

sabato 03 Luglio 2010 - 11:05

Definiti ufficialmente gli organi societari: Conti Nibali presidente, Niki Patti e Piero De Leo i vice. Gustavo Ricevuto presidente del Cda della Zancle, società che possiede il 70% delle quote, mentre la restante parte è in mano alla famiglia Chiofalo. Programma triennale con l’obiettivo di vincere. Acr? Per il momento il capitolo sembra chiuso

Si è svolta questa mattina nel Salone delle Bandiere del Comune la presentazione ufficiale della nuova realtà sportiva “Città di Messina”, società nata dal Camaro dei Chiofalo. Un’avventura alla quale la stessa famiglia parteciperà insieme ad altri messinesi che hanno sposato il progetto. Sono stati resi noti i 49 soci della società (tutti i nomi nell’approfondimento in basso), il cui presidente, come già filtrato nei giorni scorsi, sarà Elio Conti Nibali. Questo gli altri componenti degli organi direttivi: Niki Patti e Giovanni Piero De Leo vice-presidenti, Domenico Chiofalo, Gaetano Chiofalo, Maurizio Lo Re e Guido Pecora i consiglieri di amministrazione. Presidente onorario Benito Chiofalo. Presidente del consiglio di amministrazione della Zancle srl invece, la società che ha rilevato il 70% delle quote della neonata SSD Città di Messina Srl, è l’ex Provveditore agli Studi di Messina, Gustavo Ricevuto. Nunzio Arrigo il vice-presidente, Giovanni Piero De Leo, Antonio Morgante ed Alberto Leone i consiglieri di amministrazione.

«Tanti messinesi per un sogno comune», ha esordito il presidente Conti Nibali, e uno slogan che la dice lunga sulle finalità dell’iniziativa: Insieme ripartiAMO Messina. «Partiamo con grande entusiasmo e coinvolgimento. Abbiamo la testa fra le nuvole ma i piedi per terra. Il nostro è un progetto triennale che prescinde dalle altre realtà cittadine». Spirito condiviso da Domenico Chiofalo, ex Dg del Camaro che dopo aver ringraziato chi ha lavorato in questi anni con professionalità e spirito encomiabile al suo fianco, ha spiegato i motivi della scelta presa: «Credo che possano essere esaltati i 40 anni di storia del Camaro, partendo dalle basi di quanto fatto fino ad oggi per durare altri 50 anni. E’ per noi una soddisfazione fare parte di un gruppo di messinesi, gente seria che ha messo i soldi, con i fatti e non con le parole. La nostra speranza è di poter dire, quando magari questa squadra sarà affermata, in principio c’eravamo anche noi».

Un’iniziativa già tentata due anni fa, come rivela Niki Patti: «Quando mi occupavo della gestione tecnico-sportiva dell’Fc Messina avevo contatto la famiglia Chiofalo e Gustavo Ricevuto per intraprendere un discorso simile. Poi le cose non sono andate per come speravamo, oggi la situazione è diversa. Questo è il Messina dei messinesi. Abbiamo messo soldi e tanta buona volontà». Entusiasmo e anche un po’ di emozione per Giovanni Piero De Leo, imprenditore attivo in Veneto che ha deciso di sposare questa causa: «Spesso rimprovero ai miei concittadini il mancato spirito propositivo. Credo che in questo caso ci sia stata una risposta e si possa lavorare per fare qualcosa di buono». Pronto a dare il proprio contributo anche Gustavo Ricevuto, che da presidente della Zancle apre ad altre forze: «il sogno è un azionariato popolare».

PRIMI OBIETTIVI

Il primo obiettivo da raggiungere, come spiegato da Conti Nibali, è la riapertura dello Stadio “Giovanni Celeste” (vedi articolo in basso e in home page). In tal senso ci sarebbe anche l’appoggio del sindaco, oggi assente per impegni istituzionali ma che ha comunque voluto augurare buona fortuna attraverso un messaggio scritto. Si parte dal “vecchio” stadio e da nuove strutture che dovranno accogliere i ragazzi del settore giovanile, uno dei veri punti di forza del Camaro. Un percorso che mira alla crescita di giovani promesse ma anche a curare l’educazione dei piccoli atleti. Una scommessa sportiva ma anche sociale per Messina.

Ovviamente, per quanto riguarda la prima squadra, la missione è bruciare le tappe, raggiungendo il prima possibile le categorie più consone al blasone della città. Il progetto sportivo parte da Benedetto Bottari che sarà il direttore generale. L’ex dirigente del Milazzo si è detto subito pronto ad affrontare questa sfida. Parole importanti sono state spese per lui dal presidente Conti Nibali: «E’ un giovane ambizioso e capace. La caparbietà gli ha permesso di ottenere già risultati importanti. Ha dimostrato con i fatti di credere e volere fare parte di questo progetto». Il neo Dg è a lavoro da qualche giorno, le prime novità saranno rese note la prossima settimane in occasione di un’altra conferenza stampa.

ACR

Più volte, negli ultimi giorni, è stata tirata in ballo l’ipotesi di un possibile nuovo tentativo degli imprenditori messinesi di rilevare l’Acr, o in alternativa di una possibile fusione. Attualmente, secondo quanto emerso oggi, entrambe le ipotesi sono da accantonare. «In questo momento quello avviato è il percorso che riteniamo più utile – ha commentato Conti Nibali -. Se potranno essere fatti altri ragionamenti, verranno affrontati nelle sedi opportune. Noi andiamo avanti per la nostra strada. Abbiamo la consistenza economica per potere affrontare tranquillamente i campionati di Eccellenza e serie D puntando a vincere».

Più pepate le parole di Domenico Chiofalo: «L’Acr è in vendita? Non mi risulta dal momento che tutte le offerte sono state rifiutate. Anche quelle da 700-800mila euro, arrivate mentre società tra i professionisti falliscono. Questo è il segnale tangibile che non c’è nessuna volontà di passare la mano. Se viene fatta un’offerta per rilevare la maggioranza e la controfferta è di acquisire il 40%… Qualcuno ha anche parlato di proposte basate solo su sponsorizzazioni. Come potrete vedere, nella Zancle sono stati versati soldi». Infine sulla fusione: «Non ci sarebbero comunque più i tempi, anche perché bisognerebbe passare dall’attenta analisi di un commercialista e passerebbero altre settimane. Non è solo una questione di iscrizione, per la quale il tempo ci sarebbe». (In photogallery gli scatti di Daniele Chitè)

Emanuele Rigano

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